Che le due campane non suonassero in modo sincronizzato, gli insegnanti lo avevano già capito da tempo e la notizia di oggi non fa che confermare i sospetti: il ministro Stefania Giannini contraddice (almeno in parte) le dichiarazioni del sottosegretario del Miur, Roberto Reggi in merito all'aumento delle ore di lavoro settimanali per i docenti. Vediamo in particolare quali scenari si aprono per il mondo della Scuola, a partire dal mese di settembre.



Miur, scuola, Giannini dice no all'aumento delle ore e sì all'autovalutazione

Il responsabile del Miur non intende considerare il tema dell'aumento delle ore settimanali, ribadendo il fatto che il maggior sacrificio per gli insegnanti non è presente nell'agenda del ministro Giannini.

Dunque, 'pericolo' scongiurato? La risposta è 'nì', in quanto saranno comunque previste delle novità che non faranno certo piacere ai docenti. 



Oltre al fatto che il Ministero dell'Istruzione abbia intenzione di confermare l'affidamento delle ore di supplenza ai docenti di ruolo, arriverà con quasi assoluta certezza la tanto temuta 'autovalutazione'.

Tra circa un mese e mezzo, infatti, tutte le scuole dovranno mettere a punto un Piano di valutazione che  si baserà sui risultati delle prove Invalsi e che servirà per individuare quelli che sono i punti deboli di quel determinato Istituto scolastico.



Miur, scuola, i docenti verranno giudicati: anche loro le 'pagelle'

In pratica, i docenti non saranno più solo i 'giudicatori' degli studenti ma, a loro volta, saranno 'giudicati' per quella che sarà la loro 'performance' all'interno della scuola: infatti, a questo Piano di valutazione seguirà un Piano di miglioramento che costituirà il punto di partenza necessario a correggere le criticità emerse in precedenza.

Perchè possiamo dire che i docenti verranno giudicati insieme a quello che sarà il 'rendimento' complessivo dell'Istituto? Semplice, perchè è in programma quella che verrà chiamata 'Rendicontazione dei progressi fatti' che prevede il controllo esterno da parte degli ispettori ministeriali.

Naturalmente, per conseguire il miglior risultato, i dirigenti scolastici valuteranno quello che sarà l'operato degli insegnanti e, secondo quanto anticipato anche dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dovrebbe essere introdotto un meccanismo di 'premialità'.