Gli studenti d'Italia sono sempre più bravi, visto che 'meno di un allievo' (se fosse possibile dividerlo) su 100 è stato bocciato: è pari al 99,2%, infatti, la percentuale dei promossi alla maturità 2014, un risultato che, comunque, tiene conto di tutti coloro che sono stati ammessi alla prova finale. In realtà, gli studenti ammessi

all’ultimo esame di maturità sono stati pari al 95,8 per cento.

Quali sono state le regioni più 'brave' e più 'cattive'? La 'palma d'oro' spetta all'Umbria dove il 71,1 per cento degli studenti è stato promosso, seguito a ruota dalla Puglia (71 per cento, qui il primato nazionale dei diplomandi con il massimo dei voti) mentre al terzo posto si è piazzata la Calabria con il 69,8 per cento.

Dove si è bocciato di più, invece? Le commissioni più 'severe' si sono incontrate in Sardegna con 14,7 % di bocciati, seguita dalla Sicilia con l'11,1 e dalla Campania con l'11,5.



Meno impegno, dunque, da parte dei ragazzi del Sud? Le statistiche sembrerebbero parlar chiaro, anche perchè non si può pensare ad un metro di giudizio più severo da parte delle commissioni chiamate al giudizio nelle regioni meridionali.

Sono stati complessivamente 3.450 i neodiplomati usciti con il massimo dei voti (100 con la lode) e in questo caso è la Puglia con 700 studenti a detenere il primato per i più 'bravi' d'Italia: in questa speciale classifica, al secondo posto si è piazzata la Campania con 408 studenti, la Sicilia con 356 e il Lazio, quarto, con 348 diplomati con la valutazione massima.

Molto più 'tirchie' nei voti le commissioni che hanno giudicato i ragazzi della provincia autonoma di Trento, visto che sono stati soltanto 14 i 100 e lode conquistati.

Infine, per quanto riguarda la percentuale totale di promossi, i licei hanno conquistato il primato con 72,8 per cento di ammissioni all'anno successivo, mentre gli istituti professionali si confermano le scuole con più alta probabilità di bocciatura: solo il 55,6 per cento di ammissioni con il 16 per cento di bocciati.