Il sottosegretario del Miur, intervenendo ai microfoni della trasmissione radiofonica Rai Radio Anch'io ha parlato a 360 gradi dei problemi della Scuola ed in modo particolare ha toccato il delicato tema delle 36 ore, del percorso di formazione degli insegnanti e degli incentivi legati alla professione.



Miur, scuola, Reggi 'mai parlato di 36 ore' 

Roberto Reggi ha voluto, prima di tutto, smentire l'ipotesi delle 36 ore settimanali per gli insegnanti: 'Nessuno ha mai parlato di arrivare alle 36 ore settimanali - ha detto l'esponente del partito democratico - le ore di lavoro degli insegnanti rimarranno costanti, ovvero 18 per le secondarie, 22 per le primarie e 25 per l'infanzia....queste non si modificano.'



Miur, scuola, Reggi sulla formazione degli insegnanti

Reggi, poi ha parlato delle altre attività degli insegnanti: 'Però oltre a queste, gli insegnanti fanno anche altre attività: parlo della la correzione dei compiti o della preparazione delle lezioni, attività che, in base alla proposta, potranno essere effettuate a scuola oppure a casa, ove non fossero garantiti certi spazi.

Ciò che invece va garantita è la formazione permanente che dovrà essere obbligatoria per tutti. La scuola dovrà mettere in condizione tutti gli insegnanti di formarsi e questi dovranno dedicare un tempo settimanalmente per la propria formazione.



Miur, scuola, Reggi 'Insegnanti valutati non più per l'anzianità'

Il sottosegretario del Miur ha toccato anche il delicato argomento degli stipendi che dovranno essere legati all'impegno mostrato dagli insegnanti: 'Serve un contributo da parte di tutti, il progetto scolastico deve essere portato avanti da tutti. Ci sono le attività di recupero degli studenti, la valorizzazione degli studenti bravi, il 'tutoring' dei tirocinanti, ecco che tutte queste attività incrementano la disponibilità del tempo che gli insegnanti dovranno dedicare alla scuola.

Tutte queste attività scolastiche che dovranno migliorare il progetto nella sua complessità, hanno bisogno del contributo degli insegnanti che, a questo punto, devono essere valutati non soltanto per l'anzianità, come è avvenuto finora, ma anche sull'impegno aggiuntivo e su questi gli avanzamenti in carriera e gli incentivi economici dovranno essere proporzionali.'



A questo proposito, Reggi si aspetta che i dirigenti scolastici comprendano la maggior importanza del loro ruolo: 'Il preside dovrà assumersi la propria responsabilità, perchè in tutte le professioni il dirigente è colui che valuta e che valorizza l'impegno dei propri collaboratori.'