Il provvedimento che attende solo il sì del Senato e che costituisce la sesta salvaguardia per altri 32mila lavoratori esodati, prevede l'allungamento di un anno del periodo entro il quale si può andare in pensione con le vecchie regole.

Lo stesso Governo Renzi lo ha definito 'una soluzione ponte', in attesa di una Legge di stabilità che risolva la questione degli esodati una volta per tutte.

Pensioni esodati e sesta salvaguardia: cos'è e chi riguarda

Il provvedimento a favore degli oltre 32.000 interessati, si articola in tre diverse direzioni.

1) Permetterà ad alcune categorie di lavoratori di maturare la pensione con i vecchi requisiti entro il 6 gennaio 2016. Si tratta dei lavoratori in congedo per assistere i figli disabili, ex lavoratori che hanno cessato il servizio con accordi o risoluzione unilaterale e lavoratori autorizzati a versare contributi volontari.

2) Verrà introdotta una nuova tipologia di lavoratore: colui che ha concluso un contratto a tempo determinato tra l'anno 2007 e il 2011 e che non ha più trovato un lavoro a tempo indeterminato.

3) Viene prevista la tutela dei lavoratori in mobilità ordinaria a seguito di accordi governativi o non governativi stipulati entro il 31/12/2011, cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012, che nel periodo di mobilità o entro un anno dalla sua fine, maturano i requisiti di pensionamento precedenti, anche con il versamento dei contributi.

Pensioni esodati e sesta salvaguardia: posti disponibili

I nuovi posti disponibili assegnati alle categorie sono i seguenti:

  • 12.000 posti per i prosecutori volontari;
  • 8.800 posti per chi ha terminato il lavoro con risoluzione unilaterale o accordo con il datore;
  • 5.500 posti per chi è collocato in mobilità ordinaria;
  • 4.000 posti per coloro che hanno un contratto a tempo determinato;
  • 1.800 posti per chi è in congedo e assiste parenti disabili.

Rispetto ai provvedimenti di salvaguardia precedenti:

  • Saranno recuperati 20.000 dei 40.000 posti destinati ai lavoratori in mobilità a seguito di accordi siglati in sede governativa entro il 2011, previsti dalla seconda salvaguardia.
  • Saranno recuperati 4.000 posti dai 6.500 destinati ai lavoratori licenziati o che si sono dimessi a seguito di accordi, previsti dalla quarta salvaguardia.

Il numero dei lavoratori salvaguardati sale a 170.100, contro i 162.000 previsti.

La data di approvazione definitiva? Ancora non precisata