In questa settimana il Parlamento sta discutendo sulle riforme da adottare in tema Pensioni Inps 2014. I provvedimenti più caldi messi sul tavolo sono quelli della quattordicesima ai pensionati che dovrebbe arrivare a fine luglio, il caso non ancora risolto degli esodati quota 96 creati dalla Fornero e infine le riforme sul prepensionamento come l'ipotesi del prestito APA. Passiamo adesso ad analizzare le singole notizie caso per caso.

Pensioni INPS 2014: la quattordicesima ai pensionati arriverà a fine luglio

La cosiddetta quattordicesima arriverà nel cedolino di fine giugno a tutti i pensionati almeno 64enni che non raggiungono determinate fasce di reddito.

L'importo del sussidio è suddiviso in tre scaglioni di 336, 420 e 504 euro che sono attribuiti a seconda dell'età del richiedente. Per ottenere la quattordicesima vi sono anche dei vincoli reddituali oltre che anagrafici da rispettare che sono fissati a circa 10.000 euro. Nel calcolo del reddito non va considerato poi solo quello da pensione ma anche tutti gli altri redditi soggetti a tassazione IRPEF.

Pensioni INPS 2014: caso esodati quota 96

Il provvedimento per risolvere il caso esodati dei quota 96 della scuola sarà esaminato in settimana dalla Commissione Affari Costituzionali insieme al decreto sulla Pubblica Amministrazione. Il caso riguarda oltre 4000 insegnanti che dal 2011 per un errore governativo non hanno ancora visto la loro pensione.

L'emendamento che riguarda i Quota 96 è già stato dichiarato ammissibile e sembra che tutti i partiti abbiamo maturato la convinzione di approvarlo, resta solo da vedere in quali tempi dato che sul decreto sulle PA si attestano ben 1800 emendamenti totali da esaminare. Secondo una stima, le date dell'approvazione dovrebbero essere: il 24 luglio per quanto riguarda la fine dei lavori in Commissione e il 24 agosto per quanto riguarda l'approvazione del parlamento.

Pensioni INPS 2014: ipotesi di riforma sul prepensionamento come il prestito APA

Onde evitare nuovi casi di esodati e favorire lo svecchiamento del personale impiegato nel settore pubblico il governo sta valutando da tempo diverse soluzioni, tra cui il prestito APA (assegno pensionistico anticipato) che dovrebbe aggirarsi tra 761 e 791 euro, che verrà poi ammortizzato gradualmente sull'assegno della pensione mensile una volta maturata. Questo intervento però è ancora considerato in via sperimentale perché non si conosce ancora in modo chiaro quale sia il suo costo e quindi la copertura da erogare.