Tiene banco il tema Pensioni 2014 con la riforma della pensione anticipata e il caso dei quota 96 della scuola che dopo ben 4 anni, se non ci saranno ulteriori complicazioni a settembre, dovrebbero vedere la loro pensione. Tra le novità principali emerse dai lavori parlamentari dell'ultima settimana spunta anche l'ipotesi dei quota 62 avanzata dal parlamentare PD Damiano che non dovrebbe portare grosse penalizzazioni sull'assegno pensionistico.

Riforma pensioni 2014: requisiti per la pensione anticipata e proposta Damiano quota 62

La pensione anticipata è una prestazione previdenziale fornita su domanda ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti in gestioni AGO, o ad altre forme sostitutive.

Il calcolo dell'anzianità contributiva cambia ha seconda dell'inizio del versamento dei contributi. Per chi ha iniziato a versate contributi prima del 31 dicembre 1995 i requisti richiesti sono:

  • 42 anni e 6 mesi di contribuzione attiva per gli uomini

  • 41 anni e 6 mesi di contribuzione attiva per le donne

Oltre a valutare l'anzianità contributiva l'istituto valuterà anche la congruità del montante contributivo per chi chiede il pensionamento anticipato prima del compimento dei 62 anni. Per chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1 gennaio 1996 la situazione è la seguente:

  • 42 anni e 6 mesi di contributi per gli uomini

  • 41 e 6 mesi di contributi per le donne

In questo caso l'adeguatezza del montante contributivo verrà calcolata sopra la soglia dei 63 anni, ed in particolare verrà verificato se sono stati versati almeno 20 anni di contributi e che il primo assegno pensionistico sia superiore all'importo della pensione sociale per 2,8.

La proposta di Damiano di questi giorni per incentivare il prepensionamento nel pubblico impiego, è quella di permettere ai 62enni di andare in pensione anticipatamente senza gravosi tagli alla propria pensione. Si discute di fare però una differenziazione tra le categorie di lavoratori nel pubblico impiego, ad esempio per gli insegnanti universitari e medici si parla di 65 e non 62 anni.

Riforma pensioni 2014: caso quota 96 della scuola

Sembra essere stato sciolto il caso dei quota 96 della scuola, infatti grazie all'approvazione di un emendamento nel decreto sulla riforma delle Pubbliche Amministrazioni, ben 4000 insegnanti resi esodati dalla Riforma Fornero potranno vedersi riconosciuta la loro pensione a partire da settembre, senza penalizzazioni, almeno si spera, sul loro assegno pensionistico.