Non accenna ad esaurirsi il dibattito in tema di riforma Pensioni 2014: le ultime notizie per i Quota 96 sono assolutamente positive, con la Camera ad aver votato la fiducia al governo in riferimento alla riforma della PA. Si tratta di un altro decisivo passo verso il pensionamento, con l’ultimo scoglio ad essere adesso rappresentato dal parere del Senato che dovrebbe giungere entro il 9 agosto; a quel punto tutto passerà nelle mani dell’INPS, chiamato a valutare le domande pervenute e a fare una cernita (solo in 4mila potranno fruire del pensionamento).

Novità importanti anche per precoci ed usuranti, finalmente tornati al centro del dibattito previdenziale grazie all’intervento del segretario generale della CGIL Angelo Chiari e alla pronuncia della Corte dei Conti che ha sollevato il dubbio di incostituzionalità con riferimento alla legge Fornero. La riforma delle pensioni 2014 entra più che mai nel vivo.

Riforma pensioni 2014, ultime notizie Quota 96: incassata la fiducia alla Camera si attende il voto del Senato, poi toccherà all’INPS



La prima vertenza previdenziale ad essersi conclusa fra quelle che compongono il fronte riforma pensioni 2014 è quella dei Quota 96 della Scuola: dopo la fiducia incassata ieri notte alla Camera in merito alla riforma della PA, per la chiusura ufficiale della questione manca solo l’ok del Senato (a questo punto una pura formalità, dovrebbe arrivare entro l’8-9 agosto). Dopo di che tutto passerà in mano all’INPS, che avrà 15 giorni per valutare le domande pervenute e fare la dovuta cernita; quella connessa al numero dei beneficiari è in realtà una questione delicata, dato che si attendono oltre 8mila domande. Qualcuno ha addirittura parlato della possibilità che si formino degli esodati, ma la Ghizzoni ha tenuto a chiarire che non c’è nessun rischio al riguardo dato che ‘chi non rientrerà nei 4.000 resterà al lavoro’. Nessun problema dunque, il caso dei Quota 96 si risolverà nel breve senza bisogno di ricorrere alla prossima riforma delle pensioni 2014.

Riforma pensioni 2014, ultime notizie precoci e usuranti: CGIL vuole la Quota 96, legge Fornero a rischio incostituzionalità



Dopo mesi di silenzi e indifferenza, è tornato a riaccendersi anche il dibattito connesso al pensionamento per precoci e lavoratori impegnati in attività usuranti: ad aver contribuito alla cosa in particolare la risoluzione del caso dei Quota 96, con il segretario provinciale della CGIL Angelo Chiari ad aver chiesto anche per le due categorie l’istituzione della stessa Quota 96: ‘Adesso è urgente dare una risposta ai lavoratori che non hanno alternative al pensionamento così come va cancellata la penalizzazione sul calcolo dell’assegno per chi ha cominciato a lavorare prima. Bisogna equiparare i quota 96 ai lavoratori precoci e usuranti’. Una richiesta di certo interessante che sconta però degli indubbi problemi di coperture economiche: il dibattito sulla prossima riforma delle pensioni 2014 (così come il caso stesso connesso a precoci e usuranti) è stato inoltre interessato da un recente pronunciamento della Corte dei Conti ligure, che ha sollevato il dubbio di incostituzionalità in riferimento alla legge Fornero. Ad essere finita nel mirino della Corte la norma che prevede, per gli anni 2012 e 2013, il blocco delle perequazioni automatiche per le pensioni di importo superiore a tre volte il minimo INPS. Un’eventuale confermata incostituzionalità (al riguardo, ovviamente, deciderà la Consulta) aprirebbe le porte a nuovi scenari: la normativa di sistema scomparirebbe, la riforma delle pensioni 2014 dovrebbe dunque prevedere un disegno riformatore nuovo ma in grado di disciplinare con completezza l’attuale assetto previdenziale (cosa tutt’altro che semplice data la numerosità delle vertenze pensionistiche ancora aperte). Ad ogni modo è presto per fare delle valutazioni, urge attendere il parere della Corte Costituzionale: mi occupo spesso di previdenza e pensioni, se desiderate rimanere costantemente aggiornati su questi argomenti non dovete far altro che cliccare sul tasto ‘Segui’ presente a fianco al mio nominativo.