Confronto tra sindacati e Governo Renzi sulla riforma Pensioni mentre si discute alla Camera dei Deputati del ddl per la sesta salvaguardia esodati fino al 2016. I sindacati pressano per avere più flessibilità in uscita, pensione anticipata e riduzione dell'età pensionabile sul modello del prepensionamento statali su cui ha lavorato il ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia.

Riforma pensioni, pensione anticipata, esodati: vertice sindacati e ministro del Lavoro Giuliano Poletti

Una delegazione dei sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, guidata dai tre segretari generali Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima, è stata ricevuta nel pomeriggio di mercoledì 2 luglio dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti nella sede del dicastero in via Veneto a Roma.

Al ministro Giuliano Poletti i rappresentanti sindacali hanno già consegnato una parte delle cartoline sulla riforma pensioni che sono state firmate da più un milione di pensionati nel corso di una manifestazione unitaria di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil che si è svolta continuamento in questi mesi in tutte le regioni d'Italia dopo che i sindacati - in occasione del congresso della Cgil a Rimini - hanno lanciato la sfida al Governo Renzi sulla riforma pensioni, chiedendo a più ripresa non solo la risoluzione delle questioni esodati e Quota 96 scuola, ma di intervenire con nuove ipotesi di pensione anticipata per chi ha perso il lavoro. Con questa cartolina sulla riforma pensioni rivolta al premier Matteo Renzi, intitolata #NonStiamoSereni, viene chiesto di mettere "i pensionati al centro dell'azione del governo e di dare loro delle risposte - si legge in una nota congiunta di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil - su reddito, fisco, welfare, sanità e non autosufficienza".

"L'incontro è stato utile e positivo, al ministro Giuliano Poletti - si legge ancora nel comunicato dei sindacati diffuso a margine dell'incontro sulla riforma pensioni con l'esponente del Governo Renzi - è stato chiesto di impegnarsi fattivamente in favore degli anziani e dei pensionati italiani, a partire dall'estensione anche a loro del bonus fiscale di 80 euro al mese dal quale sono stati finora esclusi".

Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil hanno anche annunciato che nelle prossime settimane partirà un invio continuo di cartoline per la riforma pensioni al premier Matteo Renzi. Sotto osservazione resta la vicenda dei lavoratori esodati, si chiede di allargare la platea dei salvaguardati in vista della prossima legge di stabilità che dovrà "necessariamente essere - secondo quanto sostengono i sindacati - un'opera di giustizia sociale e non la solita occasione per fare cassa con le pensioni".

Riforma pensioni 2014, intervento di Nichi Vendola (Sel)

E nel dibattito sulla riforma pensioni 2014 e la vicenda esodati è intervenuto oggi anche il leader di Sinistra ecologia e libertà Nichi Vendola: "Ma che paese è l'Italia, a distanza di 4 anni dalla riforma pensioni Fornero - ha dichiarato Nichi Vendola commentando la proposta del Governo Renzi per la salvaguardia di 32.000 esodati fino al 2016 in queste ore in discussione alla Camera - non sappiamo ancora quanti siano effettivamente gli esodati. Sappiamo però che lo Stato italiano - ha aggiunto il presidente di Sel - ha risparmiato quasi 90 miliardi di euro. Non c'è uno scandalo più grande - secondo Nichi Vendola - se viene leso il rapporto di fiducia tra cittadino e Stato, quando un lavoratore si trova contemporaneamente - ha concluso il governatore della Puglia - senza impiego e senza pensione".