C'è gran fermento, in questi giorni, all'interno del Ministero dell'Istruzione e non soltanto per le proposte di riforma avanzate dal responsabile del dicastero, Stefania Giannini e dal sottosegretario Roberto Reggi. E' in programma, infatti, il rinnovamento dei vertici e la ricomposizione degli uffici, secondo quanto disposto dal decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 161 datata 14 luglio. C'è molta attesa, dunque, per la nomina di coloro che assumeranno la carica di direttori (generali e periferici) e non sono da escludere alcune sorprese: saranno 3 le nomine ai Dipartimenti del Miur, nove alle Direzioni generali centrali e quattordici per quanto concerne le Direzioni di Uffici Scolastici Regionali.


In un momento così delicato per la Scuola pubblica, c'è molta preoccupazione per la nomina dei nuovi vertici, anche perchè da loro, in gran parte, dipenderà l'attuazione o meno delle proposte circolate nelle ultime settimane. A questo proposito il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio ha voluto lanciare un appello al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, affinchè le scelte dei nuovi direttori generali del Miur avvenga secondo le effettive competenze che appartengono ai vari candidati e non secondo criteri politici e correnti di pensiero. Di Meglio ha ribadito come sia importante mantenere il principio dell'imparzialità, nonchè quello della tempestività, nelle scelte che saranno compiute.
Si tratta di un momento delicato per la scuola, ha lasciato intendere il numero uno della Gilda, e ci sono alcuni settori del Miur come quello che riguarda gli ordinamenti scolastici e la valutazione del personale, settori, in questo momento, nevralgici che hanno bisogno di completa serenità nell'esercizio delle proprie funzioni.
Secondo Di Meglio, il presidente del Consiglio, Renzi, dovrebbe effettuare le proprie scelte, mettendo da parte le logiche politiche e gli schieramenti di pensiero al fine di assicurare la massima trasparenza e coerenza di fronte a tutto il mondo scolastico.