Continuano ad arrivare novità in merito a Pensioni 2014 e previdenza: a tenere banco in queste ore sono le dichiarazioni rilasciate dal Commissario per la Spending Review Carlo Cottarelli, adiratosi per il fatto che il Parlamento abbia approvato l’emendamento su Quota 96 garantendo le coperture economiche con gli introiti derivanti dai tagli alla spesa. Contro di lui si sono scagliati nell’ordine il membro PD Manuela Ghizzoni - ‘Nessun privilegio ai Quota 96 ma solo la tutela di un diritto’, il presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia - ‘Cottarelli stia sereno, è la politica a decidere le priorità di spesa’ e Renzi - ‘Cottarelli non è contento?

Può andare via, la Spending Review si fa anche senza di lui’ -, ma l’intervento più deciso è stato senz’altro stato quello di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro, critico nei confronti di Cottarelli ma anche e soprattutto nei riguardi delle eccessive titubanze mostrate dall’esecutivo. Non solo Quota 96: Damiano ha parlato anche dei tempi di conversione in legge della riforma della PA e della norma che fissando il pensionamento a 62 anni senza penalizzazioni ha finalmente tolto un pesante fardello dalle spalle dei lavoratori precoci. Cerchiamo adesso di entrare più nel dettaglio: il dibattito su pensioni 2014 e previdenza è più acceso che mai.

Pensioni 2014, precoci, Quota 96, riforma PA e pensionamento a 62 anni: Damiano a 360° contro Cottarelli e il governo Renzi



Come accennato in apertura, il fronte pensioni 2014 è attualmente attraversato dalla polemica in corso tra Carlo Cottarelli e Cesare Damiano: ‘La soluzione per Quota 96 degli insegnanti e la cancellazione delle penalizzazioni per chi va in pensione di anzianità prima dei 62 anni, sono andate in porto alla Camera con il voto di fiducia sulla riforma della PA - ha esordito il presidente della Commissione Lavoro parlando di Quota 96, pensioni 2014 e pensionamento senza penalizzazioni raggiunti i 62 anni - Se il Governo ha chiesto la fiducia al Parlamento su un testo i suoi ministri non possono farsi venire i dubbi successivamente cedendo, ancora una volta, alle pressione dei tecnici o dei commissari. Spetta alla politica decidere le priorità di spesa. Alla politica si chiede coerenza e questi problemi aspettano da tempo di essere risolti. Nel primo caso si tratta di porre rimedio ad un errore, nel secondo di cancellare un'inutile vessazione a carico di chi è dovuto andare al lavoro a partire dall’età di 15 anni, i cosiddetti precoci - ha proseguito lo stesso Damiano concentrandosi questa volta su pensioni 2014 e lavoratori precoci - Se il Senato cambia il testo, il Decreto torna alla Camera: avanti di questo passo e scade il tempo per la sua conversione. Sarebbe preferibile un miglior coordinamento nel Governo, altrimenti si creano nuove situazioni di conflitto nel Parlamento e con i cittadini’. Maggiore coerenza dunque e maggiore decisione nell’affrontare le tante vertenze previdenziali che ad oggi attraversano il capitolo pensioni 2014; questa la ricetta di Damiano, anche se, è bene sottolinearlo, ogni caso ha una storia a se. Se la vertenza dei Quota 96 è infatti ormai archiviabile (manca solo l’ok del Senato, poi toccherà all’INPS che dovrà valutare le domande di pensionamento), quella dei lavoratori precoci va ancora affrontata: l’eliminazione delle penalizzazioni per quota 62 anni è un dato positivo, ma in molti hanno ancora a che fare con requisiti di accesso al pensionamento impensabili per chi ha iniziato a lavorare a 15 o 16 anni e oggi si vede sbattere davanti al muso un’età pensionabile innalzata sino a 67 anni. La conversione in legge della riforma PA sarà dunque solo un primo passo, il difficile verrà dopo, con la Legge di Stabilità e la doverosa ratifica di una revisione strutturale del sistema previdenziale. Damiano e numerosi altri esponenti politici hanno dunque condannato il pensiero di Cottarelli, e Voi cosa ne pensate? Siete d'accordo col fatto che il Parlamento non dovrebbe utilizzare i tagli alla spesa per rifinanziare nuove spese? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!