Il Governo sta pensando a dei cambiamenti da inserire nel decreto legge per la riforma della Pubblica Amministrazione. Queste novità dovrebbero riguardare soprattutto il pensionamento e i limiti d'età utili per lasciare il lavoro. In quest'ambito, l'Esecutivo presenterà quattro emendamenti soppressivi che riguarderanno anche la famosa Quota 96 che serviva per favorire il pensionamento per almeno circa 4mila lavoratori della scuola. L'annuncio è stato dato in via ufficiale da Marianna Madia, Ministro della Pubblica Amministrazione. Uno degli emendamenti avanzati dal Governo nel progetto di riforma della Pubblica Amministrazione tende a cambiare i limiti d'età previsti per il pensionamento d'ufficio. L'obiettivo è quello di eliminare il limite dei 68 anni per i medici e per i docenti universitari, lasciando invece invariato il tetto massimo per gli altri dipendenti pubblici, che varia dai 62 ai 65 anni, a seconda del ruolo e del grado ricoperti. Un altro emendamento dell'esecutivo si sofferma invece sui benefici che andrebbero riconosciuti alle vittime degli atti di terrorismo. Secondo la proposta del Governo, questi benefici dovrebbero essere eliminati. Per il momento, in merito alle proposte avanzate sul decreto legge per la Pubblica Amministrazione, è bene utilizzare il condizionale, poiché in mattinata alla commissione Affari costituzionali del Senato è prevista una riunione per esaminare tutti gli emendamenti presentati in seno alla riforma. I tempi saranno piuttosto lunghi, poiché ci sarà da analizzare e discutere su circa 650 emendamenti, compresi i quattro introdotti dal Governo Renzi. Nel corso del dibattito sugli ulteriori interventi da attuare al dl sarà presente, come rappresentante dell'esecutivo, proprio Marianna Madia che ricopre il ministero per la Pubblica Amministrazione e quindi è la figura più autorevole per discutere degli emendamenti proposti sui limiti d'età per il pensionamento e sui benefici riguardanti le vittime del terrorismo. Previsti aggiornamenti nel corso della giornata.