Gli incredibili sviluppi della vicenda legata ai 'quota 96' scuola che hanno visto la bocciatura del relativo emendamento al decreto della Pubblica Amministrazione, è ovviamente uno dei motivi di discussione più 'caldi' anche da parte degli esponenti politici che hanno seguito da vicino l'iter parlamentare e quanto successo nelle ultime settimane. Sono arrivate, intanto, le prime dichiarazioni di alcuni rappresentanti del Parlamento che hanno voluto commentare il no del Governo Renzi. Fabrizio Bocchino, senatore di Italia Lavori in Corso, attacca direttamente l'esecutivo ed in particolar modo il premier: 'Meno male che Renzi aveva assicurato il suo massimo impegno per la scuola' ha detto Bocchino 'Spiace dover constatare che sono stati solo dei proclami. Il governo contraddice sè stesso'. Il senatore ILIC affonda poi il coltello, affermando che l'esecutivo è salito di livello: 'Dopo l'errore della Fornero, ora il governo illude gli insegnanti, creando quelle che sono false prospettive.'

Pensioni e quota 96 scuola: governo Renzi succube della burocrazia dei tecnici

Interessante il parere dell'onorevole Mariangela Bastico, pungente soprattutto nei confronti della Ragioneria dello Stato.

L'ex viceministro del Miur ai tempi del governo Prodi afferma come non si possa credere che una norma che sia stata discussa nonchè approvata nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio alla Camera e su cui il Governo stesso, quindi, ha posto la fiducia, venga poi modificata in Senato dal Governo stesso. L'onorevole Bastico ricorda, però, come nella scorsa legislatura, seguendo particolarmente da vicino la questione legata ai 'quota 96', notò un vero e proprio accanimento della Ragioneria dello Stato e del Mef per non consentire la rimozione delle ingiustizie della riforma Fornero. A confermare la reazione negativa di una parte del Partito Democratico, Barbara Saltamartini, vicepresidente della commissione bilancio della Camera ha dichiarato che questo stop del governo ai 'quota 96' è una vergogna.

'Si tratta della vittoria di una burocrazia sorda e cieca sulla politica, il ruolo del Parlamento è stato svilito' ha tuonato la Saltamartini affermando che 'in Italia l'esecutivo si fa dettare la linea politica da quei burocrati e tecnocrati. La deputata si chieda quale credibilità possa avere il Governo se neanche in casa propria è in grado di far valere la propria opinione'.