Assunzione di 100mila docenti precari nel triennio 2015-2018 per il 50% dalle Graduatorie ad esaurimento e il restante 50% dai concorsi. E' uno dei punti cardine della riforma della Scuola che, in relazione agli obiettivi del Governo, dovrebbe portare alla stabilizzazione degli insegnanti precari della scuola. In soli tre anni si potrebbero ridurre il numero dei docenti in Gae di circa il 30%, come sostiene un articolo apparso nel Sole 24 Ore, ma con un costo di circa 570 milioni di euro. Il problema principale della Riforma scuola rimane la copertura economica e la risoluzione nella collocazione di migliaia di docenti precari che attendono di conoscere i nuovi parametri di assunzione, i requisiti di partecipazione al concorso 2015 e se la possibilità sarà data anche agli aspiranti senza abilitazione all'insegnamento.

Immissioni in ruolo e concorso 2015: il piano scuola

Il piano scuola del Governo prevede l'assunzione, durante il triennio scolastico 2015-2018, di un numero complessivo di 100mila docenti precari che al momento si trovano inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento o risultano idonei per il superamento di concorsi (in particolare il concorso 2012). Il piano di assunzione triennale della scuola porterebbe a una riduzione di circa il 30% delle Graduatorie ad esaurimento e all'assunzione degli idonei del concorso 2012 che ancora attendono di conoscere la propria posizione della scuola. Al momento, infatti, si parla di riduzione del precariato nella scuola, delle supplenze brevi e dell'eliminazione della III fascia delle Graduatorie di istituto, ma non si ha ancora notizia sulla modalità della riforma. E' di pochi giorni fa, la pubblicazione di un comunicato Miur in materia di recupero posti Gae, che chiarisce le modalità di assunzione e assegnazione dei posti tra Graduatorie ad esaurimento e idonei concorso 2012.



In relazione al piano scuola di assunzione triennale 2015-2018, le immissioni in ruolo saranno assegnate per il 50% ai docenti presenti in GaE e per il restante 50% ai docenti vincitori di concorsi. Di seguito, potrebbe essere bandito un nuovo concorso a cattedra, con assunzioni già dall'anno scolastico 2016-2017 ma rimangono comunque sconosciuti i requisiti di partecipazione al concorso, e se questa possibilità sarà data anche ai neo-laureati o ai docenti senza abilitazione all'insegnamento, inseriti nella III fascia delle Graduatorie di istituto. Una prima soluzione potrebbe essere data dalla riforma nelle lauree abilitanti con l'introduzione di nuove tipologie di percorsi di studio disposti all'insegnamento e che prevedono dei tirocini formativi durante il corso di laurea. Al momento però, si attende la giornata del 29 agosto, in cui il Premier ha dichiarato di "volerci stupire" nella risoluzione delle problematiche cardine nella Riforma della Scuola.