La Buona Scuola è un documento che contiene le linee guide di Riforma della Scuola del Governo Renzi in 136 pagine. In relazione a quanto riportato del volume scaricabile in pdf, i punti cardine presenti nella Buona Scuola hanno l'obiettivo di realizzare il programma già previ­sto in via sperimentale dal 1999 e nel 2012, con la costituzione di un organico dell'autonomia di docenti in grado di aiutare la scuola alla gestione della propria istituzione da sola, o in rete con altre, oltre alla gestione di attività complementari all'ordi­naria attività didattica, fino a comprendere lo sviluppo delle eccel­lenze.

Il piano di riforma previsto nel volume della Buona Scuola di Renzi inserisce quale punto fermo il recupero all'in­tegrazione al sostegno degli studenti con differenti gradi e livelli di disabilità, avviando una adeguata programmazione del fabbisogno scolasti­co e della gestione degli incarichi di supplenza. Nella Buona Scuola di Renzi si parla anche di aumento delle ore a scuola, della gestio­ne di progetti e dell'ampliamento dell'offerta formativa, fattori importanti nell'abito scolastico che possono essere portati avanti solamente con l'organizzazione di un piano straordinario di supplenze. Un piano di assunzioni che porterà all'eliminazione delle supplenze annuali, con il fine di garantire la continuità didattica degli studenti e permetterà di entrare nel mondo della scuola solo tramite concorso, considerato l'unico "principio sano della scuola italiana".

La Buona Scuola di Renzi: piano straordinario per supplenze

In relazione al documento della Buona Scuola di Renzi, una delle emergenze da affrontare con priorità nel mondo della scuola è la necessità di prendersi carico "dell'eredità di migliaia di persone" che lo Stato, nonostante il riconoscimento di assunzione stabile nella scuola, lascia iscritte in Gra­duatorie che si esauriran­no "in non meno di 15 o 20 anni". La soluzione alla stabilizzazione dei docenti precari presenti nelle Graduatorie ad esaurimento è l'adozione di un Piano straordi­nario di assunzioni che permetta di ampliare l'offerta for­mativa e svolgere attività didat­tiche complementari alle lezioni e abolire le supplenze annuali. L'eliminazione delle supplenze annuali ha il fine di assicurare agli studenti la continuità didattica, istituendo un contingente stabile di docenti per coprire gli incarichi di supplenze brevi.

L'obiettivo della Buona Scuola di Renzi, pubblicata su passodopopasso, sarebbe quello - come si legge nel documento - di chiudere con la questione del precariato storico ripristinando il "sano principio costituziona­le dell'accesso all'in­segnamento [...] tramite concorso pubblico". In linea generale, il piano straordinario della Buona Scuola di Renzi prevede la costituzione di un corpo docente incentrato "su come insegnare bene", e basato su un "percorso professiona­le stabile e sereno", e non legato ad anni di insegnamento con contratti di lavoro precari e su più scuole. Al momento si attende di conoscere il dettagli del piano straordinario sulle assunzioni del personale docente, in considerazione che, in base alle precedenti dichiarazioni del Premier, ci sarà tempo fino al 15 novembre per "essere ascoltati".