La buona Scuola renziana apre le porte alla valutazione e alla formazione degli insegnanti, così come le dichiarazioni 'profetiche' dei mesi precedenti, sia da parte del ministro Giannini, sia da parte del sottosegretario Reggi, avevano ampiamente annunciato.
Tralasciando, per il momento, l'aspetto legato ai nuovi scatti di merito e ai cambiamenti nel calcolo dello stipendio, questione che sta accendendo il fuoco delle polemiche, vorremmo soffermarci più da vicino sull'aspetto squisitamente 'tecnico' della valutazione: chi si occuperà di 'giudicare' gli insegnanti ed in base a quali criteri?
Innanzitutto c'è da precisare che il governo Renzi non ha fatto altro che riprendere uno schema di regolamento approvato in precedenza dall'esecutivo presieduto da Mario Monti che aveva stabilito tre criteri in base ai quali doveva realizzarsi il processo di valutazione degli Istituti vale a dire:
- l’autovalutazione da parte delle stesse scuole;
- i risultati delle prove Invalsi;
- le visite di ispezione
Nella #buonascuola di Matteo Renzi non vengono più citate le prove Invalsi, probabilmente perchè ritenute poco affidabili: anche altri aspetti, in realtà, sono pochi chiari e sono quelli riguardanti le tempistiche (la valutazione partirà già dall'anno scolastico 2014/2015 o più tardi?).
Miur, scuola, valutazione docenti: quale sarà la procedura che verrà adottata e chi se ne occuperà?
Veniamo allora a chi si dovrebbe occupare della valutazione dei docenti: l'ipotesi più probabile parla di un nucleo interno alla scuola stessa, formato da due membri interni e da uno esterno. Non viene menzionato, invece, il ruolo (eventuale) del dirigente scolastico che, in teoria, dovrebbe essere colui che conosce meglio i propri collaboratori: il suo giudizio, purchè imparziale (fatto da non sottovalutare...), sarebbe il più titolato, anche per quanto riguarda gli avanzamenti retributivi e quelli legati alla carriera.
Sono poco chiare anche le direttive del governo in merito ai criteri della valutazione: si osserverà direttamente il lavoro svolto in classe? Verrà chiesto un giudizio agli studenti? La valutazione terrà conto del grado di apprendimento dei ragazzi? Ci saranno degli ispettori esterni che, come in Inghilterra, effettueranno delle ispezioni? Ancora non ci è dato di saperlo, anche se riteniamo che gli insegnanti abbiano tutto il diritto di conoscere queste ipotetiche procedure, perchè riguardano molto da vicino l'esercizio della loro professione.
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