Il nuovo sistema stipendiale basato sulla 'meritocrazia' che il governo Renzi vuole adottare a partire dal prossimo anno andrà ad interessare la stragrande maggioranza dei docenti: questo comporterà l'abolizione degli scatti di anzianità e l'introduzione della metodologia basata sui crediti, che assegnerà uno scatto ogni tre anni, ma solo a due terzi del contingente.
A questo proposito, però, c'è un caso particolare che non sarà soggetto a questa nuova normativa: cogliamo l'occasione, pertanto, attraverso questo articolo di rispondere a una domanda che ci è stata posta in questi giorni, grazie all'attenta perspicacia dei nostri lettori.
La domanda è: il nuovo criterio di assegnazione degli scatti meritocratici come si applicherà agli insegnanti che tra meno di tre anni andranno in pensione?
La risposta è semplice: il nuovo sistema non riguarderà tale categoria di docenti ed andiamo subito a spiegare il perchè.
Scuola, riforma Renzi-Giannini, stipendi docenti e pensioni: un caso particolare
Considerando che il nuovo sistema dovrebbe entrare a pieno regime nel 2018 (l'assegnazione del primo scatto meritocratico avverrà dopo tre anni, a partire da settembre 2015), i docenti a cui mancheranno meno di tre anni per andare in pensione e che avranno maturato almeno 33 anni di servizio, saranno esenti dal nuovo meccanismo.
Ma a questo punto sorge un'altra domanda: verranno loro concessi gli scatti di anzianità? La risposta è no e anche qui spieghiamo il perchè, anche se alcuni dettagli verranno regolamentati più avanti dal Miur.
Premesso che fino al 1 settembre 2015 si applicherà l'attuale sistema stipendiale, in teoria al docente dovrebbe essere riconosciuta quella frazione di anzianità utile al 'gradone': ecco perchè il Ministero dell'Istruzione dovrà specificare se al futuro 'pensionando' verrà riconosciuta una parte dello scatto (fino a settembre 2015) oppure il prossimo anno di servizio non avrà alcun valore in tal senso.
Si tratta di un aspetto di non poca rilevanza anche per quanto riguarda l'importo dell'assegno pensionistico che il docente, con almeno 33 anni di servizio e a cui mancano meno di tre anni per accedere alla pensione, andrà a percepire.
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