"La riforma Renzi è nostra". Esulta l'ex ministro Gelmini sul "patto educativo" presentato qualche giorno fa. No, non siamo nel 2008 ma nel 2014, ed il piano Scuola è stato presentato da un Governo di "sinistra", o meglio, dal PD che erroneamente viene associato alla sinistra che nel 2008 scese in piazza per fermare l'allora riforma del Ministro Gelmini. Il Governo Berlusconi, nel 2008 con la Gelmini al MIUR, tagliò 8,5 miliardi di euro all'istruzione e 150.000 cattedre ai docenti precari.

LE LOTTE DEI DOCENTI DEL 2008 - In quei mesi ci fu una vera lotta dal basso, organizzata da migliaia di docenti, maestri, studenti, cittadini e sindacati di base che scesero in piazza per alzare "barricate" contro il progetto di riforma proposta dal Governo.

Le intense lotte riuscirono a fermare gli obiettivi della destra: il merito,la car­riera dei docenti, la valu­ta­zione, la pre­mia­lità, il rac­cordo scuole-impresa e la modi­fica degli organi col­le­giali della scuola.

PIANO SCUOLA 2014 - Adesso,invece, quelle stesse forze politiche( o almeno in parte) che avevano contribuito a fermare il progetto Gelmini-Aprea lo introducono nella Scuola. Forse perché a Palazzo Chigi c'era l'odiato Berlusconi ed oggi un esponente del PD come Renzi che gode del consenso trasversale dei media?

COPERTURA FINANZIARIA - Molto scetticismo, invece, si nutre da parte di Forza Italia per l'immissione in ruolo dei 150.000 precari, soprattutto per quel che riguarda la copertura finanziaria.

Se il Governo Renzi non riesce a trovare 415 milioni di euro per mandare in pensione i docenti della ormai famosa "quota 96", come faranno a reperire i miliardi di euro che serviranno per svuotare le GaE, (si chiedono gli esponenti di FI)?

NO A NUOVE TASSE - I parlamentari di FI sono pronti a fare le barricate in Parlamento, se il Governo Renzi vorrà introdurre nuove tasse per coprire l'assunzione dei 150.000 docenti precari prevista per il 2015. Nella legge di stabilità per il 2015 sapremo se le risorse sono state reperite.