No al taglio delle Pensioni, sì alle modifiche alla riforma pensioni Fornero e alla pensione anticipata a 62 anni per tutti i lavoratori e non soltanto per i lavoratori statali come prevede la riforma Pa e pensioni del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia, risoluzione urgente dei problemi dei lavoratori esodati e degli insegnanti della Quota 96 scuola, certamente tra i più penalizzati dalla riforma pensioni Fornero. Queste le proposte del presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano che torna a intervenire sulla riforma pensioni 2014, sul lavoro e sulla spending review mentre il Governo Renzi, affidandosi al piano del commissario per la riduzione della spesa pubblica Carlo Cottarelli, si prepara a "tagli lineari" su tutti i fronti, non verrebbero escluse le pensioni, ma quelle più alte, nonostante le rassicurazioni del premier Matteo Renzi che nei giorni scorsi li aveva smentiti.

Riforma pensioni e riforma lavoro 2014: nuovo intervento di Damiano (Pd)

"Quando si pensa alle riforme strutturali - ha dichiarato in una nota il parlamentare del Partito democratico impegnato sulla riforma pensioni e del lavoro - si allude di solito al taglio delle pensioni e mai ad una riforma del fisco in senso redistributivo. Le politiche del solo rigore senza investimenti ed equità sociale - ha aggiunto l'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi - ci hanno portato all'attuale disastro. Sarebbe utile - ha detto ancora Cesare Damiano - avere dei suggerimenti che ci aiutino a cambiare strada piuttosto che suonare sempre la stessa musica". "Se si vogliono emulare le migliori regole degli altri Paesi come sostiene Giacomo Vaciago - ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio commentando le dichiarazioni di Giacomo Vaciago, l'economista e consulente del Governo Renzi - non si possono tagliare i modelli di mercato del lavoro a fette come se fossero dei meloni".

Riforme, pensioni, lavoro, ultime notizie: Damiano vs Vaciago (consulente di Poletti)

L'economista Giacomo Vaciago, consulente del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, conversando con l'Adnkronos, aveva rilanciato la sua proposta di "estendere le tutele per i lavoratori licenziati senza giusta causa ma secondo le migliori pratiche europee che non prevedono il diritto al reintegro".

"Quando si evoca la Danimarca, la Spagna o la Germania - ha replicato il deputato del Pd Cesare Damiano - si pensa solo alla libertà di licenziamento o ai mini job da 450 euro al mese che oggi sono criticati dal loro stesso ideatore perché hanno creato due mercati del lavoro paralleli".