Si parla relativamente poco della riforma Pensioni Renzi 2014, dell'Opzione Contributivo Donne e delle pensioni per precoci e lavori usuranti, ma un banco di prova importantissimo si avvicina: la Legge di stabilità 2014 - 2015. Quali sono le più recenti notizie sulla pensione con Opzione Contributivo Donne e per le due categorie indicate? Abbiamo conferme delle ipotesi allo studio e dell'effettiva possibilità di cambiamenti nei prossimi mesi, ma la vaghezza con la quale il Governo Renzi si pronuncia su tali misure fa temere che molto di quanto ipotizzato al momento potrebbe non trovare mai un'attuazione reale.

Ma andiamo con ordine.

Riforma pensioni Renzi 2014, notizie sull'Opzione Contributivo Donne: fino al 2015, al 2018 oppure nulla?

Per le pensioni con Opzione contributivo donne le notizie dal Governo Renzi giungono piuttosto frammentate: l'onorevole Gnecchi è tornata sulla questione dimostrando cauto ottimismo per le possibilità di prorogare i termini per l'invio delle richieste di pensionamento oppure l'Opzione Donna stessa al 2018, ma non si può certo dire che il suo intervento abbia trovato grande eco nell'esecutivo.

La riforma pensioni Renzi del 2014 - 2015 si spera possa includere anche tale proroga, ma al momento la realtà dei fatti è che a parte l'intervento isolato di Gnecchi (PD) la questione sembra caduta nel dimenticatoio, nonostante i dati del mese di settembre abbiano restituito l'immagine di un successo: molte migliaia di donne hanno scelto di andare in pensione con l'opzione contributivo, e le ultime stime parlano di risparmi ingenti per le casse statali a lungo andare.

Mentre iniziano i ricorsi delle lavoratrici, ci si augura quindi che la classe politica si ricordi di questa situazione da sanare.

Riforma pensioni Renzi 2014, notizie per le pensioni dei precoci e per lavori usuranti

Per le pensioni dei lavoratori precoci e di chi svolge lavori usuranti la riforma pensioni del Governo Renzi potrebbe, in linea del tutto teorica, apportare grandi novità, a partire dalla tanto desiderata flessibilità in uscita portata avanti da Cesare Damiano.

La proposta dell'onorevole del Partito Democratico permetterebbe pensioni anticipate per i lavoratori precoci e per lavori usuranti al costo di tagli sugli assegni proporzionali all'anticipo e comunque contenuti, ma i soldi necessari alla manovra finiranno probabilmente col mandare tutto a rotoli, in special modo considerando l'enorme peso che potrebbe avere la Ragioneria di Stato.

Ci sembra improbabile che con la riforma pensioni Renzi del 2014 e la Legge di stabilità in particolare possano giungere misure specifiche per pensioni dei lavoratori precoci e per lavori usuranti (niente APA per loro, misura che forse giungerà solo per gli esodati). Tra le ultime notizie sulle pensioni in Italia abbiamo la nuova richiesta da parte sempre di Gnecchi di abolizione delle penalizzazioni per le pensioni anticipate al di sotto dei 62 anni di età, ma occorre dire che anche in questo caso la voce dell'onorevole del PD ci appare relativamente isolato. La misura già ipotizzata negli scorsi mesi (in sede di riforma della pubblica amministrazione soprattutto) è stata bocciata in passato e difficilmente riuscirà a trovare in spazio in sede di Legge di stabilità.

Per concludere la riforma pensioni del Governo Renzi potrebbe verosimilmente comprendere, in sede di Legge di stabilità, la proroga delle pensioni con opzione contributivo donne, mentre per lavoratori precoci e mestieri usuranti le novità potrebbero essere estremamente ridotte oppure non giungere affatto. Nel corso delle prossime settimane, a ogni modo, dovremmo scoprire di più sui piani reali del Governo e del ministro Poletti più nello specifico.