La discussione sulla riforma della previdenza 2014 e sulla possibilità di offrire la pensione anticipata ai disagiati diventa sempre più accesa. Nelle ultime settimane sono intervenuti sull'argomento moltissimi attori istituzionali, sia di politica interna che esterna al Paese. Alcuni di questi, come il Fondo Monetario Internazionale, la Ragioneria dello Stato e il Commissario Cottarelli per la spending review hanno posto l'accento sulla necessità di intervenire nuovamente sul comparto previdenziale, per generare risparmi utili a mantenere sostenibile il sistema e a permettere l'accesso all'inps anche a quei lavoratori che sono rimasti incastrati nella Riforma Fornero.

In pratica, sembra che l'atteggiamento del Governo Renzi sia piuttosto attendista sul punto. Scopriamo insieme perché.

Lavoratori disagiati nel caos. Esodati, lavori usuranti, precoci, Quota 96: cosa farà l'esecutivo?

Gli occhi dei lavoratori disagiati restano puntati sull'attività del Governo Renzi in vista della presentazione della legge di stabilità 2015, che sarà annunciata nella metà del prossimo mese. Ormai il tempo stringe e i lavori penalizzati dalla legge Fornero del 2011 chiedono a gran voce di avere delle soluzioni. Stiamo parlando degli esodati rimasti senza redditi da lavoro o da pensione, ma anche di lavoratori precoci, di chi ha svolto impieghi usuranti e dei quota 96 della scuola.

Tra questa vasta platea sembra che al momento la certezza di una sanatoria possa esserci solo per i circa 32000 esodati, mentre per gli altri restano solo le flebili aperture del Ministro del lavoro Giuliano Poletti, che ha affermato: "è intenzione del Governo, nel contesto della legge di Stabilità, fare un esame di tutte le specifiche situazioni meritevoli di tutela previdenziale e pensionistica emerse nel corso del tempo e verificare se e come sia possibile pervenire a una soluzione".

Il rischio di una crisi di Governo mette in forse la pensione anticipata

Purtroppo anche queste piccole aperture sono da prendere con molta cautela, visto che la situazione politica è cambiata notevolmente negli ultimi tempi a causa del braccio di ferro tutto interno al PD sul tema dell'articolo 18 e del nuovo job acts, tanto che secondo alcuni sarebbe a rischio la stessa stabilità del Premier Renzi.

Se si tratti di una mera ipotesi teorica o se alle minacce delle frange interne seguiranno i fatti, lo si saprà solo al momento della votazione in aula. Ma si può sicuramente obiettare che nel momento in cui si verificasse l'ipotesi peggiore, il Ministro Poletti potrebbe non avere il tempo materiale per mettere in atto quei propositi di salvaguardia dedicata ai lavoratori disagiati su cui si ragiona da ormai molto tempo, anche perché una crisi di Governo porterebbe a risvolti imprevedibili.

ANIEF invita Governo Renzi a prendere provvedimenti immediati

Stante la situazione, l'Anief avrebbe chiesto all'esecutivo di intervenire con urgenza e direttamente al Senato, dove sarebbe attualmente in discussione il disegno di legge 1558 riguardante alcune "modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico".

All'interno di un comunicato l'associazione sindacale chiede espressamente di inserire una sanatoria per i lavoratori quota 96, garantendogli così l'accesso al pensionamento secondo i requisiti già maturati nel 2011. E voi cosa pensate avverrà nel prossimo futuro? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo.