Chi attende le linee guida della riforma della Scuola come un cambiamento radicale e, soprattutto, nell'immediato, probabilmente domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 10, quando a Palazzo Chigi saranno presentate, resterà deluso. E potrà leggere le linee della riforma direttamente dal sito internet fatto creare da Renzi per il programma di avanzamento lavori del Governo nei famosi mille giorni in cui, dice, cambierà l'Italia. Cambierà anche la strategia comunicativa: il sito farà da portavoce delle linee guida, non ci sarà alcuna conferenza stampa.

Basta esporsi, metterci la faccia prima su ciò che si farà (o meglio si potrebbe o dovrebbe fare) dopo. Nel frattempo, il sito è già online ed è raggiungibile a questo indirizzo passodopopasso.italia.it.

Anticipazioni piano Scuola per assunzioni, pensioni e precari

Detto che uno dei punti centrali del nuovo piano Scuola sarà il patto collaborativo tra le parti, il Governo promette un coinvolgimento a 360 gradi di famiglie, studenti, insegnanti, presidi, tecnici, amministratori locali: proposte provenienti da chi la scuola la fa da decenni, da chi ci è dentro, da chi può insegnarla a chi dovrà riformarla. Tutto molto bello, ma il nodo precari, le immissioni in ruolo, il capitolo pensioni e Quota 96, sono argomenti che non possono più essere rimandati.

C'è un esercito di mezzo milioni di docenti precari che attendono di essere stabilizzati e che, invece, vengono rimandati di anno scolastico in anno scolastico.

Per loro nessuna speranza, domani non avranno alcuna lieta notizia. Il mega piano promesso delle centomila (o centoventimila) assunzioni si farà, ma nel triennio che partirà dal 2015.

Quello che il Tesoro ha permesso di fare a Renzi per quest'anno è semplicemente rimpiazzare le cattedre lasciate vacanti dal personale che va in pensione. E questo meccanismo sarà quello seguito anche nel prossimo triennio. Nessun nuovo posto di lavoro, ma fisiologico ricambio nella Scuola. In più il Governo proporrà uno scambio di utilità ai sindacati: riduzione del bacino dei precari in cambio di scatti di carriera basati sul merito e non più semplicemente sull'anzianità.

Linee Riforma Scuola: studenti e apprendistato

E poi le linee della riforma toccheranno anche la didattica, i programmi. Più laboratori coinvolgendo anche i finanziamenti dei privati, più apprendistato, più stage in azienda, anche per i liceali. E ancora dietrofront su alcune materie abbandonate negli ultimi decenni: si tornerà a studiare Storia dell'arte alle superiore, Musica e Geografia, autonoma rispetto alla Storia. E molto più inglese già dalle elementari. L'importanza di quest'ultima, Renzi l'ha potuta sperimentare sulla sua pelle.