Costretto a lasciare la Scuola perché gay. Forti proteste da parte dei genitori degli studenti. La scuola lo difende: il suo curriculum è valido. Non è una storia di bullismo ma stavolta tocca a un insegnante. E' successo a Passignano in Umbria. Un'altra storia di discriminazione che si fa strada tra i movimenti di lotta ai diritti degli omosessuali, alla richiesta della trascrizione delle nozze gay, sempre più difesi nella carta e nelle manifestazioni ma contestati in privato e sul lavoro. Quale la posizione reale del pensiero italiano? Che tra gli atti e i pensieri delle persone, quanto sul lavoro che nella scuola, ci sia ipocrisia e atti di incoerenza imbarazzante è un fatto incontestabile: "i gay sono persone come noi" e poi esonerano i propri figli da un corso di formazione perché l'insegnante non è in possesso dei requisiti "è gay".

Maestro di danza costretto a lasciare la scuola perché gay

Non è certo il solo caso, ma la situazione si ripete proprio nel momento in cui si fa ferma resistenza per difendere i diritti degli omosessuali. tanto clamore, tante denunce in favore del fatto che "siamo tutti uguali" e poi? Nella vita privata di ognuno di noi emerge un senso innato di discriminazione, celato per la paura di risultare impopolare, ma che si riflette alla prima occasione di incontro con "il diverso. Nell'istituto comprensivo di Passignano e Tuoro "Dalmazio Birago" (umbria), un maestro di danza in servizio nella scuola da 12 anni è stato costretto ad abbandonare il suo incarico a causa delle numerose proteste e contestazioni portate avanti dai genitori di alcuni studenti della scuola. Il culmine si è raggiunto con l'invio di una lettera al Dirigente scolastico in cui si indicava il docente come non idoneo allo svolgimento dell'attività didattica. Il maestro di danza ha in quel momento rifiuto l'incarico di insegnamento.

L'istituto scolastico è prontamente intervenuto nella difesa dell'insegnante, evidenziando la compatibilità del curriculum vitae e delle specializzazioni conseguite per lo svolgimento dell'attività di insegnamento della danza. Il maestro contestato per la sua omosessualità insegna da oltre 12 anni e da 5 anni con progetti di corsi formativi. Il Dirigente scolastico, Massimo Mariani, ha inoltre comunicato che se il corso formativo non sarà svolto dal docente contestato non sarà avviato. La lettera ricevuta dal Dirigente scolastico dell'istituto "Dalmazio Birago" a Passignano non ha infatti immediatamente evidenziato le reali motivazione della contestazione, ovvero l'omosessualità del maestro, ma definiva il maestro come una persona "non adatta all'insegnamento perché non in possesso dei requisiti necessari". Di risposta la lettera dell'insegnante con la comunicazione di abbandono del'incarico, nella quale spiega che a conferma della sua professionalità ci sono diplomi e attestati di danza che gli consentono l'insegnamento delle discipline, confessando inoltre, che "la cosa più incresciosa della vicenda riguarda la mia sfera privata [...] sapere che ci sono ancora persone che sono disposte a esonerare i propri figli dal progetto a causa del mio "stile di vita", lo ritengo davvero squallido". Per il Dirigente scolastico l'intera vicenda comporta rammarico e forte dispiacere, sopratutto per il rifiuto dell'incarico da parte dell'insegnante molto amato tra gli studenti per il merito della sua formazione e insegnamento della danza della quale si occupa da 12 anni e 5 anni nella stessa scuola: "Sarà difficile spiegare loro le motivazioni dell'abbandono del progetto", ha commentato il Dirigente.