Cinquemila nuovi studenti sono stati ammessi a frequentare i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia nelle università italiane: è il risultato di quanto disposto dalle sentenze del Tar sui maxi ricorsi alle selezioni di aprile scorso. Alcuni degli atenei italiani dovranno, ora, immatricolare studenti in numero superiore a quanto preventivato e nulla importa alle nuove matricole di dover fare qualche sacrificio in più tra aule cariche e posti per seguire le lezioni ridotte all'osso. È stato, questo, il modello di università frequentato fino all'altro ieri dagli studenti, se lo faranno andar bene anche le migliaia di giovani che sognano di diventare medici.

Facoltà di Medicina, test d'ingresso: numeri, prove e ricorsi

Erano 64.187 le aspiranti matricole che parteciparono ai test di ammissione a Medicina nel 2014 per accaparrarsi uno dei 10.551 posti disponibili: la selezione si svolse per la prima volta nell'aprile scorso quando ai candidati furono distribuiti i fogli dei test composti da 60 domande con 5 opzioni di risposta. Per ragioni di correttezza, le prove sono state svolte senza che l'esaminatore conoscesse il nome del candidato: tuttavia l'errore della burocrazia fu grossolano perché i fogli delle risposte che la scheda anagrafica dei candidati, accanto al codice a barre, presentavano un valore alfanumerico che, in teoria, rende possibile identificare l'autore del test.

Svista per la quale già si era espresso il Consiglio di Stato considerando non validi i test di un anno fa: per i test di quest'anno ne è scaturita una valanga di ricorsi al Tar con 5.000 studenti riammessi ai quali si aggiungeranno tra i 1.500 e i 2.000 studenti che hanno fatto ricorso straordinario al Consiglio di Stato.

Test Medicina, riammessi studenti: situazione nelle facoltà e lezioni sospese

La riammissione delle matricole pone problemi di ordine pratico: dai primi bilanci, leggiamo che a Bari si è passati dai 237 studenti previsti ad oltre 600 del dopo ricorso, a Padova gli studenti in più sono 120, a Verona 50, a Palermo 200 e a Torino 220.

Tuttavia le università si stanno adeguando: a Roma, La Sapienza e Tor Vergata stanno procedendo con le immatricolazioni attivando anche degli sportelli di segreteria dedicati per la compilazione delle domande. La stessa cosa sta succedendo a Urbino, Siena, Milano Bicocca e Statale, Firenze, Padova e Campobasso.

A Napoli, che conta 200 nuove matricole, sono state sospese le lezioni alla Seconda Università perché, secondo gli studenti, ci sono reali difficoltà di spazio. La stessa situazione si ravvisa a Palermo, Catania e Torino.