Tra l'opinione pubblica, nei mesi scorsi, si è fatto un gran parlare delle manovre considerate importanti e meritevoli di essere inserite all'interno della Legge di Stabilità per ridare speranza agli italiani e ai lavoratori, ma quel che al momento pare certo è l'assenza quasi totale del comprato previdenziale all'interno della manovra da poco approvata, che sta creando non pochi malumori.
Pensioni, Tfr, art.18, incentivi per chi assume a tempo indeterminato, vedremo in sintesi alcuni dei punti chiave contenuti nella manovra da 36 mld.
Legge di Stabilità: nulla di fatto sulle pensioni
Che la Legge di Stabilità si sarebbe tramutata nell'ennesimo nulla di fatto per i lavoratori era stato in parte preannunciato da Poletti. Il Ministro del Lavoro, infatti, intervenendo in risposta a Tiziano Treu,che incalzava il Governo a rendere maggiormente flessibile l'uscita dal mercato del lavoro estendendo ad esempio la pensione anticipata agli uomini attraverso forme quali il prestito Inps, aveva smorzato le speranze dicendo "non sono previsti specifici interventi sulle pensioni. Comunque faremo una discussione sulla manovra, ma per le pensioni non sono in cantiere né tagli né aggiunte".
Così è stato, nei punti della manovra non si parla di Quota 96, esodati, pensione anticipata, proroga opzione donna, prestito Inps, flessibilità per precoci e usuranti, nulla che possa ridare speranza a tutti quei lavoratori rimasti "danneggiati" dall'entrata in vigore della legge Fornero, che aumentando l'età pensionabile, ha allontanato sempre più le speranze di accedere all'agognata pensione.
Tfr, incentivi assunzione TI, art 18, tagli: ultime novità in Legge di Stabilità
Nella Legge di Stabilità, che rende, il Premier Renzi soddisfatto: "Diciotto miliardi di tasse in meno. La più grande riduzione di tasse mai fatta da un governo in un anno" vi sarebbero anche:
- il trasferimento del Tfr in busta paga per rilanciare i consumi fino al 2018, oltreché la conferma del bonus da 80 euro sotto forma di detrazioni;
- non sarebbero presenti i paventati tagli alla sanità ma sarebbero confermati i tagli a Regioni ed enti locali, che sono già, infatti, sul piede di guerra. Sergio Chiamparino, presidente della conferenza delle Regioni, avrebbe già sentenziato: "La manovra è insostenibile per le Regioni a meno di non incidere sulla spesa sanitaria";
- sarebbero inoltre presenti incentivi per coloro che assumono a TI, il premier rivolgendosi agli imprenditori, ha detto: "Tolgo l'articolo 18, i contributi e la componente lavoro dall'Irap. Mammamia, cosa vuoi di più. Ti tolgo ogni alibi e ti do una grande occasione".
Tutti contenti dunque? Temiamo di no, i lavoratori (Quota 96, esodati, precoci, le lavoratrici donne) e coloro che confidavano nella pensione anticipata e nel Prestito Inps sono molto delusi del fatto che il Governo Renzi abbia completamente dimenticato di pronunciarsi su misure risolutive per il loro dramma previdenziale, e si chiedono che fine hanno fatto le tante promesse fatte dai vari esponenti politici?
Oltre ai lavoratori certamente insoddisfatti anche le Regioni, dure le repliche di Chiamparino alle accuse lanciate da Renzi su twitter "Considero offensive le parole di Renzi perché ognuno deve guardare ai suoi sprechi, e mi chiedo: nei ministeri forse non ce ne sono?". Temiamo che la lista degli scontenti potrebbe aumentare e rimaniamo in attesa di ulteriori novità dalla Legge di Stabilità.