E' ricominciata stamattina nell'aula del Senato della Repubblica, presieduto da Pietro Grasso, la discussione generale sulla riforma del lavoro (Jobs Act) che contiene anche la delega sugli ammortizzatori sociali. Nella tarda mattinata di oggi è attesa a Palazzo Madama la richiesta di fiducia sul maxiemendamento del Governo Renzi, nel pomeriggio la votazione. Sulla riforma del lavoro, il contratto a tutele crescenti, l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori restano agitate le acque nel Partito democratico dove si registrano divergenze anche per quanto riguarda le proposte per la riforma Pensioni e le nuove forme di pensione anticipata.
Lo scontro è tra i renziani,m che hanno la maggioranza nella direzione Pd che ha approvato il documento sul Jobs Act, e la minoranza Pd (composta da cuperliani, bersaniani, dalemiani).
Riforma lavoro e pensioni 2014, Emiliano (Pd): 'Delega generica creerà problemi'
"Credo che la minoranza Pd - ha detto il sindaco di Bari Michele Emiliano (Pd) intervenendo stamattina ad Agorà su Rai 3 - troverà questo pomeriggio il modo di dare dei segnali. In realtà - ha aggiunto l'esponente del Partito democratico intervenendo sul Jobs Act - stiamo ponendo la premessa per una discussione che sarà approfondita all'interno del governo. Stiamo votando su un intendimento generale - ha sottolineato Michele Emiliano - di ammodernare le leggi sul lavoro.
Temo che la sarà così generica delega - ha proseguito il sindaco di Bari - da creare dei problemi. Se nella delega non c'è un mandato a modificare l'articolo 18 - ha concluso - poi l'articolo 18 non si può modificare". Prosegue dunque lo scontro all'interno nel Partito democratico di Renzi su temi legati al lavoro come stentano a decollare le proposte di legge per la minoranza del Pd sulla pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi auspicata anche dai sindacati Cgil, Cisl e Uil che ieri hanno avuto il primo incontro con il premier Renzi nella sala verde di Palazzo Chigi.
Riforma lavoro e pensioni, Perrone (Forza Italia): 'Fiducia su Jobs Act inaccettabile'
Contraria alla questione di fiducia sul Jobs Act posta al Senato dal Governo Renzi anche Forza Italia di Silvio Berlusconi che in questi mesi ha incalzato il Governo Renzi anche sulla riforma pensioni; sia con gli interventi e le proposte della vice presidente della commissione Lavoro della Camera Renata Polverini - che ha più volte sollecitato la risoluzione delle questioni esodati e Quota 96 scuola e l'introduzione della pensione anticipata - sia con le promesse del premier Silvio Berlusconi che si è impegnato ad aumentare le pensioni minime a mille euro e sulle pensioni delle casalinghe.
"Porre la questione di fiducia su una tematica delicata e complessa come il lavoro è inaccettabile", ha dichiarato in una nota stampa il senatore di Forza Italia Luigi Perrone. "E' comprensibile che Renzi - ha aggiunto il parlamentare azzurro - voglia presentarsi al vertice europeo del lavoro di Milano con in tasca l'importante sì del Senato, ma sarebbe necessario - ha aggiunto - che non guardasse soltanto alle scadenze con i suoi interlocutori esteri. La materia del lavoro - ha proseguito il senatore Luigi Perrone - è una questione seria, che riguarda il futuro di milioni di cittadini, coinvolge la vita delle persone, non è solo - ha concluso il senatore di Forza Italia - una partita politica o strategica su cui misurare la propria forza e i propri numeri".