Nell'ambito delle discussioni intorno alla tanto attesa riforma Pensioni 2014/2015, e soprattutto in questi giorni in cui si avvicina la Legge di Stabilità, torna all'ordine del giorno l'ipotesi dell'ex ministro Giovannini per il prestito pensionistico per gli esodati e in generale per la pensione anticipata, mentre arrivano nuove regole per i docenti che possono ottenere l'anticipo della pensione, ma soltanto in alcuni casi e con regole precise. In questo articolo faremo il punto della situazione sulla riforma pensioni 2014/2015, cercando di capire se il prestito pensionistico per esodati sia realmente un'ipotesi al vaglio del governo, e poi capiremo il funzionamento della pensione anticipata per i docenti.

Riforma pensioni 2014: Giovannini e il prestito pensionistico per gli esodati

Nel 2013, l'ex ministro Giovannini aveva elaborato una soluzione strutturale per gli esodati, il cosiddetto "prestito pensionistico", che è stato per un certo periodo all'ordine del giorno. Poi la riforma pensioni 2014 non si è fatta più e con gli esodati si è continuato a procedere attraverso il sistema delle salvaguardie, rinviando la soluzione strutturale. Ora, c'è attesa per la Legge di Stabilità e, dal momento che l'ipotesi è stata rilanciata anche da Poletti qualche tempo fa, se n'è ritornato a parlare.

L'idea, in realtà, non è stata mai tradotta in un disegno di legge o in una proposta di legge, ma il prestito pensionistico dovrebbe, secondo le idee degli ideatori, funzionare così: vi potrebbero accedere i lavoratori a cui mancano massimo 2/3 anni per il raggiungimento dei requisiti anagrafici, ma che hanno almeno 35 anni di contributi o comunque contributi tali da poter aspirare a un assegno che sia almeno il doppio della pensione minima.

Tali lavoratori percepirebbero l'assegno pensionistico di importo pari a quello che avrebbero maturato per tutto il periodo che manca. Successivamente, raggiunta la pensione, nell'arco di 15 anni i pensionati dovrebbero restituire quanto anticipato con una trattenuta del 10/15% sull'assegno. Non è ancora chiaro se il governo sia intenzionato a muoversi in questa direzione, anche perché le ipotesi in campo per una riforma pensioni 2014/2015 sono tante, su tutte quella dei pensionamenti flessibili, la proposta di legge n.

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Riforma pensioni 2014: la pensione anticipata per docenti

Nell'ambito dei provvedimenti "locali" per la riforma pensioni 2014, rientra anche una forma di pensione anticipata per docenti. Si tratta di coloro che hanno usufruito di congedi e permessi connessi alla legge 104 e che potranno beneficiare delle regole pensionistiche previgenti, ma soltanto nel caso in cui il raggiungimento dei requisiti avvenga entro il 6 gennaio 2016.

Si tratta del DDL n. 1558 approvato al Senato in settimana. importante è calcolare i tempi: si avranno soltanto 60 giorni dal momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per fare domanda e rientrare nella salvaguardia. I docenti Quota 96 che non rientrano in questa salvaguardia non possono fare altro che attendere un provvedimento ad hoc nella Legge di Stabilità, il quale però non sembra essere in agenda anche dopo le ultime dichiarazioni della Giannini.