Dopo i clamorosi errori commessi con la riforma Pensioni Fornero, quando i sindacati non furono abbastanza incisivi per evitare quello che poi è successo (dalla vicenda esodati a Quota 96 scuola), stavolta la Cgil di Susanna Camusso non vuole sbagliare. Per questo, dopo la mobilitazione del 25 ottobre contro la riforma del lavoro (Jobs act) e per la riforma pensioni, il sindacato rosso, a cui non piace nemmeno la legge di stabilità 2015, ha in prospettiva l'organizzazione delle sciopero generale contro il Governo Renzi. E per chiedere nuove misure su pensioni e lavoro è già scesa in piazza il 18 ottobre con il Job day la Cisl di Annamaria Furlan che apprezza solo in parte la legge di stabilità 2015 ma che non risparmia critiche sul fronte delle tutele dei pensionati e dei lavoratori.
Riforma pensioni e Jobs act, Landini (Fiom Cgil): 'Prospettiva sciopero generale e anche oltre'
"Le critiche che ha ricevuto il sindacato negli ultimi anni - ha detto il segretario della Fiom Cgil Maurizio Landini intervenendo sul lavoro e pensioni ieri a Che tempo che fa - a volte sono state anche giuste, come sul tema delle pensioni, ma si deve dire alla gente che stavolta facciamo sul serio". Con l'iniziativa di protesta del 25 ottobre prossimo la Cgil "darà inizio a una mobilitazione" sui temi del Jobs act e della riforma pensioni. "Si dovrà indicare - ha sottolineato il leader della Fiom Maurizio Landini intervistato ieri da Fabio Fazio sulla legge di stabilità 2015- che la prospettiva è lo sciopero generale e anche oltre".
Legge stabilità 2015, la Cisl: 'Tasse su fondi pensione e Tfr in busta paga ci renderanno più poveri'
Alcune misure della legge di stabilità 2015 predisposta dal Governo Renzi piacciono alla Cisl di Annamaria Furlan che tuttavia non risparmia critiche sul fronte delle tutele dei lavoratori e dei pensionati. "Le misure sbagliate prese dal Governo Renzi sono quelle - secondo il segretario generale della Cisl - che non allargano ai pensionati il bonus Irpef di 80 euro al mese, visto che la metà degli assegni sta sotto i mille euro, quella - aggiunge la dirigente sindacale - che blocca ancora il salario degli statali.
E poi - ha proseguito Annamaria Furlan intervenendo sulla legge di stabilità 2015 in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica - va riscritta la misura sul Trattamento di fine rapporto. Tassare il Tfr in busta paga con aliquota ordinaria - secondo la Cisl - è un errore enorme, doveva essere a tassazione zero. Altrettanto sbagliato - per Annamaria Furlan così come per gli altri rappresentanti sindacali - tassare i Fondi pensione non più con 11,5 ma con il 20 per cento".
In questa maniera il Governo Renzi "mette una pietra tombale - ha sottolineato il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan - sulla previdenza integrativa e, vista l'entità degli assegni Inps, si lega il futuro dei lavoratori alla povertà".
Legge stabilità2014, il ministro Boschi: 'I sindacati si preoccupano di pensionati o dipendenti, noi anche per le partite Iva'
Il Governo Renzi intanto difende a spada tratta la legge di stabilità 2015. "Mentre spesso i sindacati si preoccupano dei pensionati o dei dipendenti - ha detto il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi - noi abbiamo fatto misure importanti anche per le partite Iva. Credo che un incontro tra governo e sindacati sarà mercoledì o giovedì", ha aggiunto il ministro replicando alle critica della Cgil di Susanna Camusso e della Cisl di Annamaria Furlan.