Occorre "vederci chiaro" sulla proposta del Tfr in busta paga, "perché altrimenti si rischia di creare grosse difficoltà alle piccole imprese e può produrre effettivi negativi sulle Pensioni integrative future"; lo ha ribadito il nuovo segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, impegnata nel confronto su riforma lavoro e pensioni 2014, in un'intervista rilasciata oggi al quotidiano La Stampa.

Riforma lavoro e pensioni 2014, Annamaria Furlan (Cisl): 'Tfr in busta paga solo se a tasse zero'

"Se davvero vogliamo sostenere le famiglie e aiutare i consumi - ha aggiunto la leader della Cisl intervenendo sulla 'riforma' del Trattamento di fine rapporto dei lavoratori - il Tfr in busta paga deve essere a tasse zero.

Oppure - ha proposto Annamaria Furlan in alternativa al Tfr in busta paga così come viene proposto - allarghiamo un poco il ventaglio di possibilità che consentono al lavoratore di chiedere gli anticipi, molto più semplice''. Parlando del bonus fiscale da 80 euro al mese per i lavoratori dipendenti che prendono meno di 1.500 euro al mese di stipendio la leader cisilina ha ribadito al Governo Renzi la proposta di estendere il bonus Irpef a pensionati e incapienti come del resto già promesso dal premier Matteo Renzi.

Riforma pensioni 2014, la Cisl al Governo Renzi: 'Bonus fiscale da 80 euro al mese anche ai pensionati e agli incapienti'

"Il bonus da 80 euro al mese - ha detto la Furlan - venga esteso a incapienti e pensionati".

Mentre "una spending review molto seria per destinare risorse al lavoro, allo sviluppo e al taglio delle tasse" è quanto dovrebbe contenere la legge di stabilità secondo quanto propone la Cisl che il 18 ottobre è pronta alla mobilitazione nazionale a livello territoriale in tutte le regioni d'Italia con il "Job day" contro la riforma del lavoro del Governo Renzi e per sollecitare una riforma pensioni che modifichi la riforma pensioni Fornero a cominciare dalla risoluzione definitiva della questione esodati, dal pensionamento degli insegnanti Quota 96 scuola per proseguire con l'abbassamento dell'età pensionabile, l'introduzione della pensione anticipata per tutti, l'eliminazione delle penalizzazioni per la pensione anticipata di lavoratori precoci o sottoposti ad attività lavorative usuranti.

Riforma pensioni 2014, aumenti pensioni: Berretta e Gnecchi (Pd) interrogano a Montecitorio il ministro Poletti

Intanto, a proposito di riforma pensioni 2014 un calendario dei lavori intenso è previsto questa settimana in commissione Lavoro della Camera dei Deputati presieduta da Cesare Damiano (Pd). E sempre a Montecitorio i parlamentari del Partito democratico Giuseppe Berretta e Marialuisa Gnecchi hanno presentato un'interrogazione al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti a proposito dell'applicazione della "normativa che prevede una maggiorazione sociale della pensione nel caso in cui il cittadino non possegga redditi o ne disponga in misura limitatissima".

I due deputati del Pd, chiedono sostanzialmente al ministro Giuliano Poletti "se non ritenga di intervenire - si legge nell'interrogazione parlamentare - per correggere una evidente iniquità, al fine di considerare - è la proposta dei due parlamentari Pd Berretta e Gnecchi - il limite di reddito coniugale, indipendentemente - è stato sottolineato nell'interrogazione - dalla condizione che solo uno dei coniugi sia titolare di pensione o che lo siano entrambi".