Scatti anzianità che potrebbero incrementare lo stipendio dei docenti da 60 alle 120 euro al mese. Ma non per tutti i docenti. In base al progetto stilato dal Governo, ogni scatto corrisponde a circa 60 euro in più al mese e solo per i 2/3 del personale docente il reale aumento dello stipendio si potrà avere solo dopo tre anni di servizio svolto. Il computo dell'incremento stipendiale dei docenti è apparso su un articolo del Sole24Ore e illustrato nel dettaglio dal Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Gabriele Toccafondi. Da un'attenta analisi del meccanismo di progressione degli scatti stipendiali dei docenti si comprende bene che tale sistema di carriera non porterà risparmi di spesa: le risorse attualmente destinate agli scatti stipendiali degli insegnanti saranno utilizzate per il nuovo sistema proposta dal Governo Renzi.

Scatti anzianità: meccanismo di progressione

Il sistema proposto dal Governo Renzi si basa su un meccanismo di rimodulazione della progressione con 12 scatti di anzianità. Questi potranno essere maturati dal 66% del personale docente ogni 3 anni di servizio, come spiega il Sottosegretario di Stato del Ministero della Pubblica Istruzione, Gabriele Toccafondi in materia di aumenti stipendiali. Ogni scatto corrisponde a un valore di circa 60 euro netti in più al mese costituendo un incremento stipendiale per solo 2 docenti su 3. In base al Sole24Ore nel sistema attuale di progressione degli scatti anzianità, un insegnante deve maturare circa 9 anni di servizio nella Scuola per ottenere 140 euro netti in più al mese nello stipendio. Il vantaggio della proposta avanzata dal Governo Renzi in materia di scatti di anzianità, un docente che rientra nei 2/3 che arrivano a maturare lo scatto utile, potrà avere circa 120 euro netti in più al mese dopo 6 anni (e non più 9), con la riduzione di tre anni di attesa.

Scatti anzianità: aumenti in cifre

La proposta del Governo Renzi non punta esclusivamente sull'anzianità di servizio dei docenti ma sul merito, sulla valutazione e sulle competenze acquisite nel tempo. (qualcuno ha già cominciato a chiamarli "scatti di competenza"). In base a quanto illustrato dal segretario Toccafondi, un insegnante neoassunto potrà ottenere fino a 180 euro in più in 9 anni: 140 euro netti in più al mese con il precedente sistema di aumento stipendiale. E' da considerare inoltre che un docente alla metà della sua carriera nella scuola, se nell'a.s 2015/2016 matura 15 anni di anzianità, conserva lo stipendio con la prospettiva di poter ottenere al termine della carriera più di 420 euro netti al mese: con il sistema in applicazione attualmente avrebbe ottenuto 95 euro in meno, ovvero 325 euro; il docente che nel medesimo anno scolastico matura 21 anni di anzianità, con il nuovo meccanismo di progressione di carriera, rientrando nella percentuale del 66% dei docenti, può arrivare a ottenere fino a 60 euro netti in più nel 2018, contro i 120 euro netti al mese dopo 7 anni. Il nuovo meccanismo di carriera della scuola in materia di scatti di anzianità proposto dal Governo Renzi non implica dunque un risparmio economico ma una sorta di rivalutazione del periodo di servizio e della qualità (merito) nel suo svolgimento, apprendimento e formazione.