Secondo Renzi "sono soldi dei lavoratori" quelli che veranno messi in busta paga insieme all'ordinaria retribuzione. Così giustifica il Premier e la sua proposta del Tfr in busta paga. Intanto si distoglie l'attenzione su Jobc Act e articolo 18. La stessa Fornero aveva consigliato a Renzi, durante un intervento a "L'aria che tira", di farsi bene i conti, lamentando di ricevere ancora insulti e minacce a causa della Riforma sul lavoro. Renzi però rimane fermo sulle sue decisioni, anche in seguito al lancio delle uove subito a Ferrara: Renzi: "Il lavoro è la nostra emergenza. Tfr in busta: sono soldi dei lavoratori". Arrivano le proposte per il "maltrattamento di fine rapporto", per Renzi è necessario smetterla con lo "StatoMamma".

Renzi: Tfr in busta paga, sono soldi dei lavoratori

Un altro annuncio quello del Premier Renzi che cerca di giustificare la sua proposta di versare il Trattamento di fine rapporto con dilazioni mensili nella busta paga di ogni lavoratore. In base alle dichiarazioni di Renzi scritte nella sua Enews, il lavoro costituisce l'emergenza primaria del suo Governo. Il Tfr in busta paga non è altro che "soldi dei lavoratori" - come spiega il premier, ritenendo l'operazione necessaria per porre fine allo "Stato-mamma" che mette i soldi da parte per evitare che "si brucino tutti insieme"; per altri solo il modo per mettere al lastrico le aziende pubbliche e private. Ma che cosa cambia esattamente per i lavoratori? E' lo stesso Renzi a lasciarci con il fiato sospeso, rimandando la discussione sui vantaggi e svantaggi per un lavoratore precario, per una mamma senza tutele o per i giovani disoccupati del dirottare il Tfr in busta paga. Eppure, secondo Renzi, il Tfr sono soldi dei lavoratori, e questo è il solo motivo per progetta di dare queste risorse nella busta paga mensile, assimilando l'operazione agli altri Stati, che non decidono per il lavoratore. Il Tfr in busta paga diventerà un "raddoppio dell'operazione del bonus 80 euro". Le valutazioni finali sulla proposta del Governo Renzi sulla destinazione del Tfr sono attese per domani 7 ottobre con l'incontro di sindacati e parti sociali per verificare la fattibilità dell'avvio di tale progetto senza minare la situazione dei lavoratori e delle imprese che già si trovano in forti difficoltà di rilancio della produzione, nonostante Renzi parli di incremento dell'occupazione e di numeri che implicano un successo importante per il PD (c'è ancora qualcuno però che chiacchiera sulla riduzione delle tessere del partito). Si attende, dunque, la giornata di domani per conoscere le proposte e i punti cardine della proposta del Tfr in busta paga, che già desta preoccupazione e numerose contestazioni, dettate dalla paura di aumentare le forti difficoltà delle imprese, che vivono anche dei fondi dei loro stessi dipendenti.