Siamo ormai a un mese e mezzo dal termine del 2014 ed è possibile tirare le prime conclusioni sullo scenario della previdenza per l'anno in corso e su quello che potrebbe accadere nel 2015, aiutandoci con le ultime news disponibili ad oggi, sabato 15 novembre. Ovviamente, il maggior punto di discussione è rappresentato dall'effetto della Riforma Fornero sulla vita di tanti lavoratori, che si sono trovati di colpo in una situazione di difficoltà a causa del cambiamento troppo repentino e improvvisato delle regole in corso. L'ultimo caso, in ordine temporale, è scoppiato per i lavoratori esodati, ovvero per coloro che nel 2011 sono rimasti improvvisamente senza reddito da lavoro o da pensione.

Il Neo Commissario Inps Tiziano Treu e il Dg Mauro Nori avrebbero dato il caso per "chiuso" e definitivamente risolto durante un'audizione parlamentare presso la Commissione Lavoro del Senato. Purtroppo la reazione dal basso avrebbe smentito completamente questa versione, tanto che i comitati degli esodati avrebbero richiesto un intervento immediato nella legge di stabilità 2015 per tutelare altre decine di migliaia di lavoratori (sarebbero quasi 50.000 secondo le stime ufficiose).

Riforma previdenziale e pensione anticipata per precoci, lavori usuranti, Quota 96: si continua a discutere

D'altra parte, che il tema resti caldo lo dimostra anche il secondo fronte apertosi con la legge Fornero del 2011.

Oltre ai lavoratori esodati, in posizione di grande disagio vi sono anche i precoci, chi ha svolto lavori usuranti e i lavoratori ATA / insegnanti della scuola riuniti sotto l'egida della Quota 96. Per non parlare dei commenti che riceviamo da chi ha perso il lavoro in età avanzata, ma secondo i requisiti di legge dovrebbe lavorare ancora per 10 o 15 anni al fine di ottenere la tutela di welfare previdenziale.

È chiaro che in questo modo il sistema risulta sì sostenibile, ma troppo rigido nei confronti delle necessità presenti nel mondo reale, come del resto era stato già sottolineato in passato dall'ex Commissario Inps Vittorio Conti, che aveva proposto di offrire una rendita contributiva slegandola da qualsiasi parametro d'accesso anagrafico.

Progetto Damiano con Quota 100 e Pensioni d'oro: quali sono le reali intenzioni della politica?

D'altra parte, è ovvio che i lavoratori si domandino quale sia il progetto di lungo termine per rinnovare il mondo della previdenza. Le notizie di cronaca non sembrano sempre confortanti: ci riferiamo, ovviamente, alla cancellazione dei commi relativi al calmieramento delle pensioni d'oro, avvenuta per mano di un misterioso ignoto proprio mentre le istanze dei lavoratori disagiati restavano in attesa di una risposta da Governo Renzi e Parlamento. Una mossa che per il momento non è possibile attribuire a nessuna fazione politica, ma che rappresenta certamente un triste autogol e forse una chiave interpretativa del disagio provato dai lavoratori che hanno subito una manovra lacrime e sangue sulle proprie spalle.

Ora le speranze restano tutte concentrate nel progetto di pensione anticipata con Quota 100 suggerito da Cesare Damiano, Presidente della Commissione lavoro alla Camera. L'impatto sui conti pubblici, a sentire lo stesso parlamentare, sarebbe sopportabile, al contrario di quanto avveniva con le proposte precedenti. Si arriverà finalmente ad una soluzione tra il 2014 e il 2015? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo. Se invece desiderate restare aggiornati, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto, sotto al titolo.