C'e tempo fino al 24 novembre per stabilire quali emendamenti inserire e quali invece scartare per attuare una riforma della pensione anticipata, per prorogare l'opzione contributivo donne e per istituire un meccanismo che prevede una pensione anticipata a quota 100. Le prossime fasi che segneranno il passo delle prossime mosse del governo Renzi sembra che portino verso una possibile cancellazione della legge Fornero sui quota 100 e sull'opzione contributivo donne, anche se i principali protagonisti al momento restano fuori.
Pensione anticipata, quota 100 e opzione donne: le ipotesi di Damiano restano le più plausibili
Ancora non è chiaro se le ultime proposte del ministro del Lavoro Poletti, appoggiato da Cesare Damiano, saranno inserite nella legge di stabilità 2015.
Ricordiamo come lo stesso presidente della Commissione Lavoro Damiano aveva caldeggiato una proposta, seppur non in modo ufficiale, di mandare in pensione anticipata attraverso la Quota 100, ovvero con la possibilità di anticipare la pensione sommando età anagrafica (che rimaneva ferma a 65) e gli anni di contributi versati (che dovevano essere 35). Dopo era anche spuntato, tra la moltitudine di proposte, anche una sorta di prestito, che avrebbe permesso al lavoratore di raggiungere la pensione anticipata prima dei 66 anni.
Le conferme ufficiali latitano, quindi, possiamo solo ipotizzare che sul tema al momento non sembrano esserci dei discorsi seri e concreti. Degna di nota ci sembra l'idea che esce dalla Commissione Lavoro che sul tavolo delle trattative ha ipotizzato la possibilità di istituire una pensione anticipata che permetterebbe ai lavoratori di uscire dall'attività lavorativa una volta compiuti 62 anni di età ma con 35 di contribuzione, o, senza tenere conto dell' età ma con 42 anni di contributi.
Tutto questo, comunque sia, porta il tema della pensione anticipata ad una più probabile abolizione della legge attuale, fatta dal precedente ministro Fornero e riconduce il discorso alla quota 100 che se ci sarà, ormai, visti i tempi avverrà molto probabilmente nel 2015.
Pensione anticipata, quota 100 e opzione donne: dalla class action all'abrogazione della legge Fornero
Sempre in tema di pensione anticipata non si può prescindere dalla situazione del versante femminile con opzione contributivo donne che avevamo lasciato all'anuncio di una class action contro l'INPS.
Le migliaia di lavoratrici interessate dalla norma della legge Fornero continuano a chiedere che vengano tolti i paletti posti dall'Inps che limitavano fortemente l'accesso alla pensione anticipata impiegando il sistema contributivo e rinunciando ad una parte dell'indennità: l'istituto di previdenza ha di fatto limitato la possibilità per le lavoratrici di ritirarsi in anticipo con il metodo contributivo, con delle circolari che interpretano in modo molto penalizzante le finestre mobili che erano state create ad hoc dalla Riforma Maroni nel 2004.
L'idea di una pensione anticipata molto più difficile da raggiungere, ha scatenato le ire del comitato opzione donne che rimane fermo nella convinzione di un sostanziale cambio di rotta che può avvenire solo con l'abolizione della legge Fornero. Una grossa mano la tende la Lega, che con il suo leader Matteo Salvini ha spalleggiato l'idea dell'abolizione della legge in questione promuovendo un referendum. La Lega ha raggiunto le 500 mila firme che servono per presentare in Cassazione la proposta di referendum abrogativo. Adesso non resta che aspettare la decisione della Corte Costituzionale, che si pronuncerà in merito ad un'abolizione della legge forse già nel prossimo anno.