Vediamo quali sono stati gli ultimi interventi in merito ad una tanto auspicata riforma Pensioni e alle novità che portano nuovi scenari per i quota 96. Ultimamente si è parlato tanto di riforma pensioni e quota 96, molto spesso senza arrivare a nulla di fatto, non più di due settimane fa un sul tavolo del Governo Renzi uscivano proposte ed idee da ogni dove su temi di discussione di riforma generale delle pensioni partendo dalle pensioni minime e arrivano alle pensioni d'oro. In questi ultimi giorni il tema si era affievolito fino all' inverosimile, anche l' ultimo intervento del ministro Boschi ha fatto capire che attualmente non ci sono nel discussioni e che le uniche fatte in commissione riguardano la legge di stabilità 2015.

Ci sembra doveroso quindi pensare che una riforma pensioni non avverrà sicuramente quest' anno ma se ne parlerà presumibilmente nel 2015 dato che anche il premier Renzi tace, tanto che nelle sue tante uscite dell' ultimo periodo non ha ricordato i temi aperti sul dibattito di un a nuova riforma pensioni.

Le novità che riguardano i Quota 96 riaprono il dibattito: la sentenza che spaventa Renzi riaprirà il dibattito?

Le uniche novità che dobbiamo segnalare sono le notizie, stavolta positive, per i quota 96 dato che uno scossone sul tema, se non lo fa la politica, lo ha dato la magistratura con la decisione del giudice del lavoro del Tribunale di Salerno che attraverso una sentenza ha riconosciuto il diritto di andare in pensione a 42 quota 96 della scuola.

I professori, tutti della provincia di Salerno, si sono visti riconoscere la pensione da una sentenza che ha accolto il ricorso presentato dai 42 docenti riconoscendo il collocamento a riposo per i docenti in questione alla data dell' 01-9-2012.

La sentenza che riaccenderà le speranze di un'apertura da parte del Governo Renzi?

La sentenza del giudice di Salerno apre di fatto la strada per una sostanziale modifica della riforma Fornero e ad una presa di posizione del popolo Quota 96 contro tale legge. La decisione del giudice spinge chi tutt'ora si trova nei panni dei colleghi quota 96 ad una formale diffida contro Renzi, attuale premier e di conseguenza bersaglio di tutti coloro che vogliono riconosciuto il diritto sacrosanto di andare in pensione come i colleghi di Salerno.

Quello che tutti auspicano, sia che siano quota 96 o 100, sia che siano lavoratori usuranti o che abbiano scelto l' opzione contributivo, è che questa sia la scossa per avviare un processo di riforma seria e condivisa da tutte le frange politiche all' interno del maggioranza che avvino nuovamente i dibattiti in merito ad una rapida riforma del sistema pensionistico italiano e rappresenta una prima grande vittoria per i Quota 96 che attendono ancora risposte, che mai arrivano, dal governo.