Sulla riforma Pensioni, in particolar modo sulla pensione anticipata contributiva INPS, le ultime notizie segnalano che il Governo Renzi sembrerebbe aver deciso di non inserire modifiche nella nuove legge di stabilità 2015. I requisiti per poter optare per una nuova riforma previdenziale, sarebbero infatti quelli di provvedere a tale manovra senza costi per lo Stato. Ma la totale assenza di contenuti da parte del Premier, indica che forse potrebbe non essere solo per un fattore economico il fatto che non si voglia dare inizio ad un cambiamento che permetterebbe soprattutto a molti giovani di entrare nel mondo del lavoro.

A tal proposito, si ricorda il successo dell'opzione contributivo donne che ha permesso uscire in anticipata accettando di ricevere una pensione contributiva, ovvero un assegno inferiore a quello che si riceverebbe con sistema retributivo, con un taglio che, secondo le stime, dovrebbe essere intorno al 25%. Tale soluzione, se estesa anche agli uomini, permetterebbe di effettuare una riforma pensioni senza dover intaccare le risorse del Governo o dell'INPS. Il taglio effettuato sulla pensione anticipata contributiva, permetterebbe inoltre di poter gestire forse meglio il problema degli esodati e dei precoci, oltre che poter valutare una riduzione delle pensioni d'oro ed un adeguamento delle pensioni minime, portandole da 516 euro fino ad almeno 916 euro.

Tutto questo potrebbe essere possibile anche considerando il fatto di poter tagliare almeno del 50% il costo degli immigrati (circa 900 euro al mese per ogni immigrato), nonché considerare una riduzione dei privilegi sempre dati ai campi rom su bollette della luce e del gas. Le proposte sono molte e le soluzioni potrebbero esserci, ma forse il problema non è solo a livello economico.

Ad ogni modo, ora gli italiani sono stanchi e probabilmente è arrivato il momento di mettere un pò a posto le cose, anche in vista dell'EXPO 2015, grande vetrina mondiale che si spera non venga completamente spenta da altri problemi.