Come molti avevano già previsto, il Governo Renzi, in particolare il Ministro Madia, non apre e non è quindi stata diffusa alcuna novità positiva su riforma Pensioni 2015, in particolare sulla pensione anticipata e su tutte quelle proposte che sono state avanzate nei mesi precedenti. Ma anche sulla questione Jobs act, quindi sul lavoro, la solfa non cambia. Dicono che non ci sono le risorse. Dicono che ci vorrebbero 2 miliardi di euro all'anno per scongelare il contratto nazionale di lavoro nel pubblico impiego, una cifra che su 800 miliardi annuali totali, l'esecutivo non riuscirebbe a trovare.

Quindi - afferma Madia - si rimanda al 2016 con la promessa che il posto di lavoro verrà preservato. Ma evidentemente alla Camusso ed agli italiani questo non basta e rimane quindi confermato lo sciopero generale del 5 dicembre 2014. La leader della Cisl ha voluto anche precisare che le promesse relative all'anno 2016, non sono altro che le solite chiacchiere, le solite inconcludenti promesse che il Governo Renzi sa fare bene, senza mai concretizzare. E se questo non dovesse bastare, riguardo il tema della pensione anticipata, è stato perfino cancellato dalla nuova Legge di Stabilità l'emendamento relativo all'eliminazione delle penalizzazioni per chi vuole uscire prima dei 62 anni. Inoltre, nessun taglio sulle pensioni d'oro verrà applicato, non verranno aumentate le pensioni minime e non verrà applicato il bonus degli 80 euro anche per i pensionati (sempre perché bib ci sarebbero i fondi necessari).

Non verranno abolite tutte quelle tasse che incidono sulla spesa mensile di ogni pensionato e di ogni famiglia. La pressione fiscale rimane alle stelle: si è calcolato il 68%, in pratica le aziende italiane sono di proprietà per il 68% del Governo, o comunque ha diritto al 68% sui guadagni. Ma sull'argomento pensioni, potrebbe rimanere in vogore "l'opzione donna", per la quale si necessita di 57 anni e 3 mesi di età (58 e 3 mesi per le lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi, più la finestra di uscita di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome, ma solo a condizione che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il 31 dicembre 2015.