Novità in arrivo sul fronte degli ammortizzatori sociali con il Jobs Act disegnato dal governo Renzi: si tratta ancora di linee guida, dato che il parlamento per ora ha solo votato la delega all'esecutivo, ma bastano per capire in che direzione ci si sta muovendo. Cosa cambia per la domanda di disoccupazione nel 2015? ASpI e Mini ASpI verranno unificati, la tutela sarà estesa con modifiche ai requisiti e il calcolo varierà in base ai contributi. La cassa integrazione, invece, resterà in piedi fino al 2016. Queste, in via generale, le ultime notizie sul tema che ogni anno interessa migliaia di lavoratori che, a seguito del licenziamento, fanno domanda all'INPS del sussidio.

Da Palazzo Chigi fanno sapere di voler allargare la platea di persone protette, ridisegnando la distribuzione e gli importi dell'assegno.

ASpI e Mini ASpI 2015: novità requisiti e calcolo assegno disoccupazione

L'assicurazione per l'impiego è entrata in vigore nel nostro Paese a partire dal 2013 in seguito alla Riforma Fornero del mercato del lavoro. Oggi in caso di licenziamento volontario si può accedere a due tipi di tutela: ASpI e Mini ASpI. Il Jobs Act interviene unificando gli ammortizzatori sociali, prevedendo un'unica indennità il cui calcolo varia in misura proporzionale rispetto ai contributi versati dal lavoratore.

Mutano i requisiti. Il governo punta ad allargare la platea dei beneficiari, estendendo la possibilità di fare domanda all'INPS anche ai co.co.pro mentre non paiono esserci buone prospettive per le Partite Iva.

Cassa Integrazione confermata fino al 2016

Resta inalterata, per ora, la disoccupazione agricola unitamente alla cassa integrazione. Questa, però, cessa nel caso di chiusura definitiva dell'attività mentre viene erogata nel caso in cui dovessero sussistere possibilità di ripresa o di proseguimento dell'impresa. Il Premier Renzi molte volte, in passato, si è speso contro l'istituto ed è ipotizzabile che il governo intervenga drasticamente sul punto, al fine di aumentare qualitativamente la spesa pubblica mantenendo buoni livelli di Welfare. Ciò si rende necessario vista la recessione economica in cui il Paese purtroppo versa da tanti anni.