È stata una lunga notte quella di venerdì, con il protrarsi dei lavori in Senato per ultimare le riforme in cantiere. Alle 3 si è votata la fiducia al Ddl Stabilità, ed a seguire la discussione sull'Italicum. Non è stato facile per il premier Renzi portare a casa il risultato. Il ritardo sul maxi-emendamento ha provocato la violenta reazione delle opposizioni con in testa Lega, M5S ed ultimo Fi che, prima è uscito dall'Aula e poi ha votato contro.
Manovra "blindata": ecco tutte le novità
"Abbiamo stoppato l'assalto alla diligenza e messo in cantiere la legge elettorale.
Indietro non si torna": queste le prime parole del premier Renzi che esprime soddisfazione per la vittoria in Senato.
Ecco le novità della manovra:
- Bonus edilizia, credito d'imposta per lavori di recupero ed efficientamento al 50% e 65%.
- Bonus 80 euro per redditi fino a 26mila. Bonus bebè: 960 euro l'anno per figlio dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, con Isee inferiore a 25mila. Raddoppia sotto i 7mila.
- Pensioni, tetto assegni più alti della liquidazione con regole prima della Fornero; niente penalità per prepensionamento.
- Canone Rai a 113,50 euro per il 2015.
- Credito d'imposta con tetto di 80 milioni per Casse previdenziali (6%) e Fondi pensione (9%), se investono in economia reale.
- Irap, taglio cuneo fiscale: deducibile tutto il costo del lavoro (aliquote 3,9%). Per soggetti privi di autonoma gestione credito d'imposta al 10%.
- Università col 30% di ordinari assumono un ricercatore ogni due professori.
- Tasi e Imu congelate nel 2015: aliquote al 2,5 per mille. Slitta local tax.
- Tfr, anticipazione in busta paga con tassazione ordinaria.
Nel settore privato Tfr in busta paga dal 1 marzo 2015-30 giugno 2018. Aumentata al 17% aliquota sulla rivalutazione Tfr.
- Partite Iva: regime forfettizzato per dipendenti con reddito inferiore quello autonomo di 20mila. Aliquota della sostitutiva Irpef, Ires, Irap e Iva al 15% senza limiti di tempo.
- Province: in mobilità 20mila dipendenti dal 2017.
- Regioni, 4 miliardi di tagli e rischio tenuta "Patto della Salute": inevitabile scure su sanità (80% del bilancio).
- Enti locali: chiuse micro-società ed aziende doppione.