Il 31 dicembre scade il termine per presentare domanda per il Voucher Inps per i servizi di baby sitting, o per pagare la retta dell'asilo nido. Ricordiamo che tale contributo fu istituito dalla legge Fornero n° 92 nel 2012, per aiutare le madri lavoratrici, in alternativa ai congedi parentali. Congedi che si possono usufruire al termine del periodo di astensione obbligatoria dal lavoro per maternità e comunque entro i 12 mesi successivi.

L'Ente erogatore, così come stabilito nella citata legge Fornero, è l'Istituto Nazionale di Previdenza (Inps). Le madri lavoratrici, che rinunciano al congedo parentale, potranno ricevere un contributo economico, per pagare il servizio di baby-sitting o per la compartecipazione alle spese per gli asili nido pubblici o privati accreditati.

Il bonus potrà essere erogato al massimo per sei mesi e per un totale massimo di 3600 euro.

Possono usufruire di tale beneficio economico tutte le lavoratrici dipendenti, sia del settore pubblico sia quelle dipendenti da ambito privato, le lavoratrici parasubordinate o libere professioniste iscritte alla gestione separata Inps. Sono escluse dal beneficio le lavoratrici domestiche, a domicilio, disoccupate e le lavoratrici autonome. Le lavoratrici dipendenti del settore pubblico che hanno diritto al congedo parentale, possono presentare domanda entro gli undici mesi successivi alla fine congedo di maternità obbligatorio.

Il contributo statale può arrivare a un importo massimo di 600 euro al mese.

In precedenza l'assegno era della metà del valore (300 euro). Le domande potranno essere presentate entro il 31 dicembre 2014 per l'anno in corso ed entro il 31 dicembre 2015 per l'anno prossimo. Le domande vanno presentate all'Inps, tramite procedura on-line personalmente o tramite patronati.

Per ottenere tale contributo, l'Inps richiede la documentazione attestante il reddito, una dichiarazione di non aver usufruito di altri benefici pubblici per lo stesso scopo, la posizione lavorativa del genitore e la dichiarazione che lo stesso non usufruisce di congedi parentali per il figlio. Maggiori informazioni si possono richiedere direttamente alle sedi provinciali dell'Inps di appartenenza o ai Centri di assistenza fiscale (Caf o Patronati).