Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a pensioni lavoratori precoci e pensione anticipata: la Legge di Stabilità ha finalmente portato qualcosa ‘in dote’ anche ai lavoratori precoci, con l’emendamento Gnecchi-Damiano ad aver statuito la cancellazione delle penalizzazioni per chi maturi i requisiti di anzianità contributiva previsti per l’accesso alla pensione anticipata pur senza aver raggiunto quelli connessi all’età anagrafica (62 anni). La norma avrà validità sino al 2017, lasso di tempo certo non biblico ma comunque sufficiente a dare un po’ di respiro ad una classe di individui che dalla ratifica della riforma Fornero non ha mai trovato pace: quali sono adesso le prospettive future in merito al caso Pensioni lavoratori precoci?
Al di là della norma sulle penalizzazioni, la strada maestra rimane senz’altro quella di una riforma della pensione anticipata, obiettivo cui tendono all’unisono sia il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano che il ministro del lavoro Giuliano Poletti. E mentre si continua a parlare di prestito INPS (o APA o Mini-Pensione, tutti nomi diversi per identificare la stessa misura), l’istituto previdenziale ha concesso una proroga dell’opzione contributivo donne sino a tutto al 2015. E se la via per tentare di affrontare il caso pensioni lavoratori precoci e tutta un’altra serie di vertenze previdenziali passasse dall’estensione dell’opzione contributivo anche ai lavoratori di sesso maschile?