Si conclude oggi 18 dicembre l'esame del DDL di stabilità da parte della commissione bilancio di Palazzo Madama, in seguito domani mattina ci sarà il voto in senato sul quale il Governo con ogni probabilità metterà la questione di fiducia. Quali saranno le novità inerenti alla Riforma Pensioni 2015? Cosa cambia per i lavoratori precoci, per i quota 96 della scuola, per i ferrovieri e per le altre categorie? Sono poche le modifiche al testo già approvato alla Camera, e quindi non ci saranno rivoluzioni in tema pensionistico.
Riforma Pensioni 2015: approvazione in Senato conferma stop alle penalizzazioni per i lavoratori precoci
Le modifiche effettuate dalla prima lettura alla camera non saranno stravolte, anzi l'impianto complessivo del decreto di legge di stabilità rimane molto simile anche dopo l'esame della commissione Bilancio del Senato.
Soprattutto per quanto riguarda lo spinoso tema della Riforma Pensioni 2015, non ci sono grandi passi avanti del Governo. Riepiloghiamo di seguito le principali modifiche sul sistema pensionistico. Sarà confermato anche in Senato lo stop alle penalizzazioni fino al 2017 per i lavoratori precoci che conseguiranno la pensione anticipata avendo meno di 62 anni di età. Se avranno maturato i requisiti contributivi potranno accedere alla pensione in anticipo e senza decurtazioni sull'assegno pensionistico. Altra conferma è quella che riguarda lo stop alle Pensioni d'oro, con il tetto fissato per chi aveva la possibilità di incrementare attraverso il sistema contributivo la sua pensione.
Riforma Pensioni 2015: quota 96 scuola, ancora un no
Tra le altre modifiche che vedremo dopo l'approvazione in Senato della Legge di Stabilità non ci sarà nulla a riguardo dei quota 96 della scuola.
La commissione bilancio infatti ha bocciato tutti gli emendamenti sul tema che erano stati proposti nei giorni scorsi. Respinto anche l'emendamento sui lavoratori delle Ferrovie, altra categoria di disagiati che sperava in una soluzione all'interno di questo DDL. Saranno confermati anche gli aumenti della tassazione sui fondi pensione che passeranno dall' 11,5 al 20%, così come quelli sui rendimenti delle casse professionali che andranno dal 20 al 26%.
Secco No anche per quanto riguarda il prepensionamento dei dipendenti delle provincie in esubero. Nei prossimi giorni vi forniremo altri approfondimenti su cosa cambia con l'approvazione in Senato, cliccate Segui per restare aggiornati sulla Riforma Pensioni 2015!