"L'avvenuta sospensione dell'applicazione restrittiva della norma da parte dell'Inps è un primo risultato importante"; così Fulvia Colombini, del collegio di presidenza dell'Inca Cgil, interviene sulla riforma Pensioni 2015 e sulle nuove modifiche alla legge Fornero introdotte dal Governo Renzi in tema di pensione anticipata con l'opzione donna. Intanto, la Cisl di Annamaria Furlan, che ha deciso di non partecipare allo sciopero generale con Cgil e Uil, continua a pressare sull'esecutivo per la riforma pensioni 2015 con maggiore flessibilità in uscita e nuove forme di pensione anticipata per tutti i lavoratori, quindi anche quelli privati, e non solo per i lavoratori del pubblico impiego come previsto dalla riforma Pa e pensioni 2014-2015 del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia che concede il prepensionamento a 62 anni a gran parte dei lavoratori statali che abbiano versato almeno 35 anni di contributi.
Riforma pensioni 2015, pensione anticipta, Inca Cgil: opzione donna prima risultato importante
Le novità introdotte dal Governo Renzi per le pensioni anticipate delle donne a 57 anni (se dipendenti) a 58 anni (se autonome), grazie a un ordine del giorno collegato alla Legge di Stabilità 2015 approvata nei giorni scorsi, "ristabilisce il valore dell'opzione donna che - ha detto la dirigente sindacale parlando della pensione anticipata delle donne - rappresenta una risposta concreta a percorsi di carriere frammentarie con cui - sottolineato Fulvia Colombini - le lavoratrici spesso devono fare i conti, da cui derivano - ha aggiunto - pensioni più basse rispetto a quelle degli uomini".
"In attesa dei chiarimenti richiesti dall'Inps al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - prosegue la nota della componente del collegio di presidenza dell'Inca Cgil - le domande di pensione di anzianità in regime sperimentale presentate dalle lavoratrici che perfezionano i requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015 non devono essere respinte, ma tenute - viene sottolineato - in apposita evidenza".
Riforma pensioni 2015, la Cisl a Renzi: modifichiamo la legge Fornero prima del referendum leghista
E a proposito di riforma pensioni 2015 e pensione anticipata continua a pressare sul Governo Renzi la Cisl guidata da Annamaria Furlan, che tuttavia ha preferito non aderire allo sciopero generale di venerdì 12 dicembre proclamato dalla Uil di Carmelo Barbagallo e dalla Cgil di Susanna Camusso.
La riforma delle pensioni 2011 del Governo Monti, "non tiene conto - ha ribadito il segretario generale della Cisl oggi alla manifestazione di Milano - che non tutti i lavori sono uguali. A 67 anni, dopo averne passati alcune decine dietro al banco di un negozio - ha proseguito - si hanno due caviglie così. A 67 anni, sulle gru o sulle impalcature - ha sottolineato la dirigente sindacale - non ci si arriva perché si cade prima. Non si può pensare a 67 anni - ha aggiunto la Furlan sottolineando la necessità dell'introduzione di nuove forma di flessibilità in uscita e pensione anticipata - di poter ancora accudire ad una classe di venticinque o trenta bambini. Questa - secondo la leader cislina - non è la dignità del lavoro.
Perché quindi aspettare ancora? Mettiamo da subito le mani sulla riforma pensioni Fornero - è la proposta della Cisl al Governo Renzi - prima del referendum" della Lega Nord di Matteo Salvini che attende l'ok definitivo della Corte Costituzionale dopo il primo sì della Corte di Cassazione.