Prosegue senza apparente soluzione di continuità il dibattito relativo a pensione anticipata 2015 e prepensionamento: se alla fine del 2014 avevamo assistito ad un rifiorire di proposte in concomitanza della discussione connessa alla Legge di Stabilità il nuovo anno sta imprimendo ulteriori accelerate al dibattimento relativo al riassetto della pensione anticipata 2015, con l'ormai prossima decisione della Consulta in merito al referendum pro abolizione della Legge Fornero ad aver segnato uno spartiacque decisivo. Si perché il governo Renzi continua ad essere bersagliato da più parti e si trova quasi senza 'via d'uscita': gli schieramenti sono sostanzialmente spaccati, con la maggior parte dei sindacati - CGIL e UIL su tutti - ad appoggiare il referendum della Lega Nord auspicando la cancellazione della Legge Fornero e altre confederazioni e attori politici a rinvenire proprio nell'ormai prossima decisione della Consulta quella molla decisiva che dovrebbe condurre il governo Renzi ad accelerare sul piano di una modifica della riforma Fornero prima che sia troppo tardi.
Se Renzi per il momento ha scelto la via del non interventismo grandi speranze vengono riposte nel nuovo corso dell'Inps, che a breve vivrà l'insediamento del neo presidente Tito Boeri.
Pensione anticipata 2015 e prepensionamento, Renzi vs CGIL e CISL: da Boeri all'INPS ci si attende la svolta
Parlando di pensione anticipata 2015 e prepensionamento bisogna dunque dar conto delle pressioni dei sindacati, con CGIL e UIL ad appoggiare il disegno della Lega Nord e CISL e CONFSAL (Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi) a sollecitare invece Renzi ad interventi più sfumati ma comunque netti. 'A distanza di tre anni, alla luce dell'esperienza vissuta con i lavoratori interessati, la CONFSAL ha rafforzato la sua ferma convinzione che la legge Fornero va modificata nella direzione di una maggiore flessibilità' si legge in una nota stampa rilasciata dal sindacato. In merito alle ipotesi di riforma della pensione anticipata 2015, uno degli istituti su cui agisce la stessa Legge Fornero tramite la previsione di un progressivo inasprimento dei requisiti di accesso, si segnalano sempre le proposte a firma Damiano (Presidente della Commissione Lavoro) e Gnecchi (Membro PD), che per il futuro vorrebbero una pensione anticipata 2015 fissata per tutti a 62 anni di età più 35 di contributi o a 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica. Molto viva anche la pista che conduce alla configurazione di Quota 100, con pensione anticipata 2015 e prepensionamento che risulterebbero così improntate ad una maggiore flessibilità in uscita.Proprio sulla necessità di incrementare il livello di flessibilità del mercato si sono spesso concentrati gli interventi dei reggenti dell'INPS, con Tiziano Treu (Commissario uscente) ad aver più volte ribadito l'esigenza di riformare la pensione anticipata 2015 lasciando ai lavoratori maggiori margini di scelta su quando abbandonare l'impiego. Una volta eletto, Tito Boeri si è immediatamente messo a disposizione di Renzi sottolineando come l'INPS possa risultare molto utile nel certificare la fattibilità di questa o quella proposta di riassetto. Da Boeri all'INPS ci si attende dunque la svolta decisiva, anche se riguardo al tema di una maggiore flessibilità anche i vertici di Palazzo Chigi vanno dimostrando livelli di sensibilità sempre crescenti: si vanno in particolare moltiplicando gli interventi del consigliere economico del governo Renzi Yoram Gutgeld, certo di come si debba consentire ai lavoratori 'di accedere alla pensione anticipata quando lo desiderino a fronte comunque di assegni più ridotti'. Seguiremo i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo del pezzo.