Continua il dibattito sul tema della pensione anticipata 2015: le ultimenews in materia di riforma Pensionidi oggi, 17 gennaio, vengono dall’Italiadei Valori (IDV). Il partito che fu di Antonio Di Pietro e che ora èguidato da Ignazio Messina, ha avanzato una sua proposta sul tema previdenzialeche va a modificare la Legge Fornero.Si tratta di un’idea per certi versi simile alla pensione flessibile pensata da CesareDamiano ma che consente l’uscitaanticipata a 60 anni di età e 35 anni di contributi, sebbene conpenalizzazioni. Il meccanismo, poi, avrebbe delle leve premiali per chicontinua a lavorare oltre i 66 anni.
Il punto in cui si arriva a zero (cioè nonci sono né penalizzazioni e né incentivi) si può raggiungere a 64 anni con almeno38 anni di contributi ed in ogni caso a 65 con 35 anni di versamenti.
Le news inmateria di riforma pensioni di oggi,dunque, si concentrano intorno a questo nuovo prospetto, nell’attesa che la CorteCostituzionale decida il da farsi sul referendumabrogativo della riforma Fornero. La novità allarga quindi il campo diipotesi previste per rimodulare l’istituto della pensione anticipata e consentire ai lavoratori di lasciare ilproprio impiego prima dei 42 anni e 6 mesi di contributi odierni (uno in menoper le donne) o della pensione di vecchiaia.
“Bisogna creare un nuovo Welfare sociale” ha detto ilsegretario in un’intervista nazionale IDV Ignazio Messina.
La proposta in temadi pensione anticipata mira afavorire l’uscita con penalizzazionidecrescenti: chi lascia il lavoro a 60 anni (con 35 di contributi) subisceuna decurtazione del 10% che tende a scalare fino al 65esimo anno di età. Chiha 60 anni e 40 di contributi subisce una penalizzazione soltanto del 2,5% chesi azzera al 62esimo anno di età.
Riuscirà l’Italia dei Valori ad incideresulla Riforma Pensioni 2015? Le probabilità paiono esserepoche, se non altro perché il partito non ha rappresentanti in Parlamento. Laproposta, tuttavia, è molto simile alla pensioneflessibile presentata da Damianoe dalla minoranza PD, pertanto è auspicabile quanto meno un dialogo, governoRenzi permettendo.
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