Riguardo la pensione anticipata 2015 e una più probabile riforma pensioni della legge Fornero all'interno del Governo, si continua a discutere su quali possano essere le modalità migliori per cercare di salvaguardare tutti quei lavoratori, come i precoci e gli usuranti, che hanno bisogno di coperture certe e ben definite. Il nuovo anno è iniziato con alcune certezze che placano, almeno per il momento, il dibattito che era sorto in seno alla maggioranza. Rimangono le agevolazioni per i lavoratori precoci e i lavoratori usuranti che potranno usufruire della finestra per andare in pensione anticipata senza penalità dal 2015.

Sul piano opzione donna è ancora in fase di discussione nei più alti vertici del Governo e delle commissioni deputate a deliberare in materia previdenziale, la situazione per queste lavoratrici rimane sospesa in attesa che chi di dovere si pronunci in merito. Il futuro per questa categoria è ancora incerto in quanto non si sa se la finestra per accedere alla pensione anticipata a 57 anni se dipendenti e 58 se autonome sarà rimodulata verrà lasciata oppure no.

Pensione anticipata: via le penalizzazioni ai lavoratori precoci ed usuranti. Incertezze sul dopo 2017?

Nel corso dei mesi precedenti era stato formulato un emendamento a firma di Gnecchi e di Damiano che alla fine era stato inserito nella legge di Stabilità 2015.

Il suddetto emendamento prevede che per le categorie dei lavoratori usuranti e precoci non vengano calcolate le penalizzazioni che erano previste dalla precedente legge Fornero, infatti, chi accederà in pensione prima dei 62 anni sarà "graziato" dalla decurtazione dell'assegno pensionistico e potrà usufruire della finestra che va dal gennaio 2015 al 31 dicembre 2017.

I requisiti per poter accedere alla pensione anticipata sono: aver conseguito 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne. Resta solo da capire cosa accadrà per queste categorie di lavoratori e per le altre che eventualmente verranno inserite nelle agevolazioni dopo il 2017. Le preoccupazioni delle associazioni di categoria oggi sono rivolte a cosa delibererà il Governo per il 2018 e per gli anni a seguire: rimarranno le agevolazioni che sono state concesse oggi o cambieranno nuovamente i parametrici calcolo?

Ma cosa più importante, ritorneranno le penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata?

Opzione donna: le domande rimangono in stand-by, cosa succederà nel 2015?

Dalla situazione dei lavoratori precoci e usuranti passiamo alla opzione donna di cui abbiamo accennato all'inizio del nostro articolo. Il quadro che si è delineato al momento a tinte fosche in quanto rimangono i dubbi rispetto alle decisioni che prenderà l'Inps, l'ente pensionistico nazionale, che ha accettato, al momento, le domande presentate fino al 31/12/2015 in base a quello che stabilisce la legge 243/2004. La situazioni rimane in dubbio perché si attende la spiegazione del Mistero del Lavoro in merito all'argomento.

Il Ministero, infatti, potrebbe anche decidere di cambiare le carte in tavola all'ultimo momento come successo precedentemente o potrebbe dare il suo bene stare e lasciare di fatto immutata la situazione che riguarda migliaia di lavoratrici che rientrano nell'opzione donna? Quindi, ad oggi, il quadro sulle richieste per l'opzione donna vede le domande in standby in attesa di un via libera che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.