Continuano le discussioni in seno al Governo Renzi sulle Pensioni con opzione contributivo donne e le pensioni per precoci e lavori usuranti, ma a oggi per il pensionamento anticipato a fronte delle tante idee le certezze sono poche, anzi pochissime. Che possibili novità per le pensioni contributive e quelle anticipate di donne e uomini saranno esaminate dall'esecutivo dopo i decreti attuativi del Jobs Act ci sono pochi dubbi, ma la storia sembra ripetersi: mese dopo mese da almeno due anni si invocano modifiche alla riforma Fornero ma alla fine gli interventi, se arrivano, sono microscopici.

Ecco il quadro della situazione sulle pensioni a oggi, 27 gennaio 2015, dopo le ultime dichiarazioni dalla classe politica e dai rappresentanti dei maggiori sindacati italiani.

Pensioni con opzione contributivo donne, a oggi gli sforzi di Nicchi e del Comitato ancora non garantiscono la proroga

Per le pensioni con Opzione Donna si spera nell'emendamento dell'onorevole Nicchi, di SEL, per una proroga delle tempistiche per l'invio delle domande per il pensionamento anticipato a partire da 57 o 58 anni di età e tre mesi con calcolo dell'assegno secondo il sistema contributivo. Si spera nel frattempo nell'incontro richiesto dall'onorevole con Tito Boeri dell'INPS, di vedute aperte rispetto al prolungamento dell'opzione per la pensione contributiva anticipata, ma occorre chiarire che la strada è ancora lunga e l'eventuale proroga dell'opzione Donna passa comunque dalla volontà del parlamento (PD in primis) e dal vaglio dei tecnici dello Stato.

Nonostante i guadagni per lo stato sul lungo termine, infatti, il contenuto esborso nel brevissimo termine potrebbe per l'ennesima volta portare a una bocciatura della proposta di proroga di questa possibilità pensionistica. Ci auguriamo a ogni modo di poter fornire aggiornamenti positivi nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

Pensioni per precoci e lavori usuranti, a oggi le novità possibili sono tante, principalmente Quota 100 e flessibilità dai 62 anni

Per la pensione dei lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti le speranze sono principalmente due: la Quota 100 riproposta da Cesare Damiano e raggiungibile sommando età anagrafica e anzianità di contributi (soluzione che quindi potrebbe rappresentare una svolta per i lavoratori precoci in particolare), e la flessibilità per la pensione anticipata che permetterebbe di ritirarsi dal lavoro a partire dai 62 anni di età con 35 di contributi e penalizzazioni progressive sugli assegni, proporzionali agli anni di anticipo con cui si lascia il mondo del lavoro (fino a un massimo dell'otto per cento).

In questi giorni si è levato un coro unanime dai sindacati, tutti concordi nel ritenere simili modifiche alla Legge Fornero una necessità e un'urgenza assoluta nel nostro paese. Aggiornamenti sul tema della previdenza giungono ormai ogni giorno dalla politica e non solo, ricordiamo quindi prima di chiudere che è possibile mantenersi aggiornati cliccando sul tasto Segui in alto sulla sinistra dello schermo.