Tra qualche ora la Corte Costituzionale sarà chiamata a giudicare sull'ammissibilità del referendum proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini che mira a cancellare la riforma dell'ex ministro del governo Monti, Elsa Fornero. Secondo la stessa Fornero questo referendum dovrebbe essere considerato inammissibile dato che riguarda la finanza pubblica. Ma anche altri personaggi della politica italiana sono convinti che il referendum abrogativo non sarà votato dagli italiani perché sarà giudicato inammissibile.

Tiziano Treu, ex ministro del lavoro e responsabile dell'INPS, ha la certezza che ci sono molti motivi per cui il referendum venga giudicato inammissibile dato che tratta la finanza pubblica.

La stessa Fornero difende a spada tratta la propria riforma dicendo che 'è una legge che ha permesso allo Stato italiano di risparmiare ben 80 miliardi di euro in dieci anni, dal 2011 al 2021. Molti sono stati i sacrifici per i pensionati italiani necessari, però, per uscire da una grave crisi economica senza precedenti'.

Domani, 14 gennaio 2015, i giudici della Consulta saranno chiamati a dare il loro giudizio importantissimo per il futuro del sistema pensionistico italiano. Se il referendum sarà ammissibile il governo Renzi dovrà muoversi il prima possibile dato che gli italiani dovranno a quel punto votare per il referendum abrogativo già nella prossima primavera. Cosa succederà se si andrà a votare e la legge Fornero dovesse essere cancellata?

 Verrebbe ripristinata la pensione di anzianità così come era prima dell'entrata in vigore della legge Fornero e, allo stesso tempo, verrebbero cancellati tutti quei risparmi sin qui accumulati con un forte danno per le casse dello Stato.

Non ci resta che aspettare la giornata di domani per sapere se la Corte Costituzionale darà la possibilità o meno agli italiani di votare per cancellare la riforma Fornero, legge attualmente in vigore che ha assicurato e assicurerà, se rimarrà in vigore, un risparmio per le casse dello Stato di circa 80 miliardi di euro, fino al 2021.