Le varie possibili novità per la pensione anticipata 2015, dai 62 anni o 60 a seconda che si parli di Quota 100, flessibilità in uscita o altro ancora, e sempre naturalmente con una notevole quantità di anni di contributi richiesti, destano fortissimo interesse tra i cittadini italiani meno giovani (ma anche tra i giovani per via dei posti di lavoro che ne potrebbero scaturire). Cerchiamo di capire allora quando le novità per il pensionamento anticipato di dipendenti pubblici, privati e lavoratori autonomi potrebbero davvero giungere al centro del discorso politico: non vi sono certezze assolute ma gli indizi non mancano e appare verosimile un possibile cambio di marcia a cavallo tra questo mese e quello successivo.

Novità pensione anticipata 2015 a 62 o 60 anni: Quota 100 e proposta Damiano, in cosa consistono

Prima di passare alle tempistiche vediamo le novità per il prepensionamento nel dettaglio: la Quota 100 per la pensione anticipata permetterebbe un'uscita dal lavoro dai 60 anni di età in poi, ma sempre e comunque a patto di raggiungere la suddetta quota addizionando all'età gli anni di contribuzione, che a loro volta non possono essere meno di 35. Quindi in teoria con una riforma Pensioni comprendente la Quota 100 i lavoratori potrebbero lasciare l'occupazione a 61 anni di età più 39 di contributi, a 62 + 38, a 64 + 36, per fare alcuni esempi. Per la pensione anticipata con la flessibilità ideata da Damiano, invece, sarebbero possibili pensioni dai 62 anni di età più 35 di contributi ma con penalizzazioni sugli assegni proporzionali all'anticipo con cui si lascia il lavoro, e con bonus parimenti proporzionali per chi mantiene l'occupazione dopo il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento.

Pensione anticipata 2015, la quota 100 per donne e uomini e altro: quando si inizia a fare sul serio?

Le novità sulle pensioni anticipate sopra esposte, ma anche altre come il prestito pensionistico e il rinnovo dell'opzione contributivo donne quando potrebbero arrivare? Sull'effettivo periodo in cui - eventualmente - tali misure potrebbero diventare realtà è impossibile sbilanciarsi, ma possiamo prevedere in linea di massima quando saranno finalmente poste al centro dell'attenzione del Governo Renzi e del ministero guidato da Poletti più in particolare: come da dichiarazioni del ministro sembrerebbe certo che il tutto sarebbe approfondito dopo i decreti attuativi del Jobs Act, e considerando che il cdm sullo stesso è previsto per il prossimo 20 febbraio difficilmente qualcosa si muoverà prima della fine del mese. A cavallo tra febbraio e marzo potremmo vedere le prime prese di posizione più serie, sebbene non sia da escludere qualche novità e qualche altro dettaglio sulle ipotesi di prepensionamento anche nei prossimi giorni. Ricordiamo ai lettori, prima di concludere, che è possibile mantenersi aggiornati sul tema cliccando sul pulsante Segui in alto.