Resta ancora in alto mare la discussione sulla riforma della previdenza; chi infatti si attendeva una risposta in tempi brevi o comunque entro il mese corrente, dovrà attendere almeno di arrivare in prossimità della primavera. Febbraio sarà, infatti, deputato alla conclusione della riforma del lavoro, visto che l'ultimo Consiglio dei Ministri sarà fissato per il prossimo 20/02, e sarà completamente incentrato sul Jobs Act, così come spiegato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti: "la priorità è sulla riforma del mercato del lavoro.

C'è una situazione di problematicità potenziale per le persone che sono molto avanti nell'età, che perdono il lavoro e non maturano i requisiti per il pensionamento". Il Governo Renzi si dovrà quindi occupare del provvedimento di riforma dell'istruzione attraverso la riforma riguardante #labuonascuola, mentre successivamente verrà il tempo del ddl sulla concorrenza. Solo dopo questi step si tornerà a parlare di Pensioni.

Lavoratori esodati, opzione donne, quota 96, disoccupati in età avanzata: resta vasta platea da salvaguardare

Stante la situazione, il problema del mancato accesso alla quiescenza sembra quindi destinato a protrarsi perlomeno fino al prossimo mese.

Resta il momento difficile di molti lavoratori che vivono situazioni di disagio, a causa dell'irrigidimento dei requisiti anagrafici e contributi avvenuto con la Riforma Fornero del 2011: dagli esodati non salvaguardati ai quota 96 della scuola, dalle lavoratrici che vorrebbero ottenere la quiescenza anticipata con l'opzione donna e il sistema contributivo fino ai tanti disoccupati in età avanzata; persone che hanno perso il proprio reddito da lavoro e che non possono accedere all'Inps perché risultano troppo anziane per reinserirsi nel mercato e troppo giovani per per il raggiungimento dei requisiti. Ma a vivere una situazione di difficoltà sono anche tutti coloro che dovrebbero iniziare la propria carriera lavorativa e che non possono farlo a causa del blocco del turn over.

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