Arriva finalmente il via libera del Senato alla nomina di Tito Boeri come nuovo Presidente Inps. Dopo che presso la Commissione Lavoro della Camera aveva richiesto un incontro di verifica con l'economista, si era temuto per un dilatamento dei tempi (che invece non c'è stato). Boeri ha ricevuto il beneplacito della Commissione lavoro del Senato con 14 voti favorevoli su 15 (il quindicesimo voto è stato registrato come astenuto). A questo punto, manca solo la conferma definitiva da parte del Governo Renzi, che appare evidentemente scontata e che dovrebbe registrarsi entro la metà del mese corrente.

Solo successivamente Boeri potrà prendere possesso delle proprie funzioni e divenire operativo al 100%, succedendo al precedente Commissario straordinario Tiziano Treu.

Flessibilità Inps, arrivano nuove proposte di pensionamento anticipato da IDV, ma la valutazione definitiva del Governo sembra rimandata a marzo

Nel frattempo sul capitolo delle pensioni continuano ad arrivare proposte di riforma indirizzate al Governo Renzi, l'ultima delle quali è stata firmata dall'Italia dei valori. L'idea, già presentata a fine dicembre, consiste nel permettere ai lavoratori la scelta soggettiva del momento migliore per accedere al pensionamento, purché si abbiano maturato almeno 35 anni di lavoro e 60 anni di età.

Il meccanismo di pensionamento prevede inoltre una penalizzazione massima del 10% qualora si ottenga la pensione prima dei 65 anni, ma offre al contempo un bonus per coloro che decidono di restare sul lavoro fino ai 70 anni di età. Il finanziamento della misura potrebbe arrivare con un contributo di solidarietà sui grandi patrimoni, superiori ai 5 milioni di euro.

Il Governo Renzi è quindi chiamato ancora una volta ad intervenire sul grave problema del disagio lavorativo vissuto dai lavoratori in età avanzata. Il Ministro Poletti ha recentemente spiegato che l'esecutivo sta valutando con attenzione diverse proposte di prepensionamento, anche se il tema non sarà comunque considerato prioritario prima che venga definitivamente conclusa la riforma del lavoro.

Dato che il prossimo consiglio dei Ministri del 20 febbraio sarà incentrato sul nuovo jobs act, la flessibilizzazione della previdenza slitterà con tutta evidenza a marzo.

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