Si continua a parlare di riforma Pensioni anche oggi,4 febbraio 2015, soprattutto graziealle ultime parole di Tito Boeri,neo presidente Inps: intervistato dal programma televisivo di Rai 3 “PresaDiretta”, l’economista ha sottolineato la necessità di dare un taglio alle pensioni d’oro perrecuperare 4 miliardi di euro. Le risorse sarebbero messe sul piatto per lemodifiche all’istituto della pensioneanticipata, da sempre oggetto di tante proposte che tendono al cambiamento.Si attendono, poi, novità in tema di prorogadell’opzione donna, il regime sperimentale che consente (o forseconsentiva) di andare in pensione a 57anni e 3 mesi (uno in più per le lavoratrici autonome) e 35 anni dicontributi.

Il Comitato Opzione Donna nei giorni scorsi ha annunciato di volerfare battaglia: l’INPS, come è noto, ha passato la palla al governo Renzi fin dallo scorsodicembre. Le indiscrezioni, di cui abbiamo detto più volte, vorrebbero l’esecutivopronto a stabilire ufficialmente la fine di questa possibilità anche se, perora, ancora nulla di definitivo è trapelato.

Riforma pensioni epensione anticipata: novità oggi 4 febbraio 2015 su opzione contributivo donne

Il regime sperimentale consente il pensionamento anticipato alle signore: in vigore dal 2004, neiprimi anni non era molto appetibile in quanto la disciplina previgente alla riforma Fornero consentiva di andare in pensione prima rispetto adoggi.

La cancellazione della pensione di anzianità, sostituita da quellaanticipata, ha innalzato di molto i requisiti e pertanto l’opzione contributiva è diventata una scappatoia per tante signore.Il regime sarebbe scaduto a fine 2014 ma l’INPS non ha cestinato le domande,lasciandole in standby nell’attesa di una pronuncia del governo Renzi.

Pensione anticipata2015, si spera dopo le parole di Poletti e Boeri

Nei giorni scorsi sia il Ministro del Lavoro Poletti cheTito Boeri hanno fatto capire che nei prossimi mesi sarà necessario intervenirein maniera significativa. Le proposte sul tavolo sono sempre le stesse,arricchite dalla quotidianità del dibattito politico. Dopo i decreti attuatividel Jobs Act l’esecutivo interverrà concretamente: non resta che attendere chealle parole seguano i fatti. Per restare aggiornati cliccare il tasto “segui”.